Sostanzialmente ignorato dalla letteratura e dalla critica letteraria italiana del tardo Seicento e del Settecento, il «Don Quijote» di Cervantes ha invece goduto di una buona fortuna nell’ambito eroicomico del teatro d’opera della stessa epoca. Tre possono essere considerati i filoni percorsi dall’eroe manchego nel mondo librettistico italiano del primo Settecento: una prima traccia ci presenta lavori, in gran parte nati nell’ambiente senese e gesuitico-romano di Girolamo Gigli, ove l’originale cervantino risulta praticamente dimenticato, se non addirittura travisato e rinnegato; un secondo indirizzo abbraccia invece lavori più fedeli al romanzo (spicca fra questi il «Don Chisciotte in Sierra Morena» di Conti-Pariati presentato a Vienna nel 1719); un terzo infine raccoglie allestimenti i cui soggetti, pur lasciando completamente da parte il capolavoro di Cervantes, possono essere intesi come “variazioni sul tema”, essendo scopertamente esemplati sulla figura dell’eroe spagnolo («Il Fantastico» di Leo-Federico, Napoli, 1743. poi rielaborato da Gomez e Palomba come «Il nuovo Don Chisciotte», Napoli, 1748).

Don Chisciotte vs. Don Quijote nel teatro musicale italiano del primo Settecento

TAMMARO, Ferruccio
2006-01-01

Abstract

Sostanzialmente ignorato dalla letteratura e dalla critica letteraria italiana del tardo Seicento e del Settecento, il «Don Quijote» di Cervantes ha invece goduto di una buona fortuna nell’ambito eroicomico del teatro d’opera della stessa epoca. Tre possono essere considerati i filoni percorsi dall’eroe manchego nel mondo librettistico italiano del primo Settecento: una prima traccia ci presenta lavori, in gran parte nati nell’ambiente senese e gesuitico-romano di Girolamo Gigli, ove l’originale cervantino risulta praticamente dimenticato, se non addirittura travisato e rinnegato; un secondo indirizzo abbraccia invece lavori più fedeli al romanzo (spicca fra questi il «Don Chisciotte in Sierra Morena» di Conti-Pariati presentato a Vienna nel 1719); un terzo infine raccoglie allestimenti i cui soggetti, pur lasciando completamente da parte il capolavoro di Cervantes, possono essere intesi come “variazioni sul tema”, essendo scopertamente esemplati sulla figura dell’eroe spagnolo («Il Fantastico» di Leo-Federico, Napoli, 1743. poi rielaborato da Gomez e Palomba come «Il nuovo Don Chisciotte», Napoli, 1748).
2006
2006
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50
Don Chisciotte; Opera del Settecento; Cervantes
F. TAMMARO
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