Il saggio affronta la questione della giustizia minorile ponendo il focus della ricerca sul carcere come luogo/contesto della detenzione, della pena, ma soprattutto della rieducazione del minore. Attraverso un'analisi sistemica e interdisciplinare, con particolare attenzione agli aspetti giuridici, sociologici, sociali, psicologici, si tesse uno sfondo interpretativo che intende fornire strumenti di acceso e di lettura del fenomeno a una più precisa lettura pedagogica della devianza. La questione viene inquadrata attraverso alcuni concetti che si intrecciano e che interrogano la questione della giustizia nei confronti del minore come un problema di giustizia in educazione: emerge, quindi, la necessità di risposte complesse e progettuali intenzionate a restituire giustizia al ragazzo deviante e a restituirgli la dignità di soggetto in crescita verso un'identità da definire, un soggetto che ha pertanto diritto all'educazione. Il saggio pone in modo critico e costruttivo le evidenze di una realtà che è contraddittoria e segnata dalle ambiguità che caratterizzano il contesto stesso, ma che disegnano e modellano sia l'agire dell'educatore sia le condizioni stesse e le possibilità di una vera progettazione educativa. Il saggio si chiude ponendo in rilievo alcuni aspetti critici e molte piste di ricerca sulle quali è possibile costruire nuove prospettive dell'educazione dei ragazzi che commettono reati.
L'educatore nelle strutture carcerarie: ambiguità e dilemmi di una professionalità al confine
MILANI, Lorena
2005-01-01
Abstract
Il saggio affronta la questione della giustizia minorile ponendo il focus della ricerca sul carcere come luogo/contesto della detenzione, della pena, ma soprattutto della rieducazione del minore. Attraverso un'analisi sistemica e interdisciplinare, con particolare attenzione agli aspetti giuridici, sociologici, sociali, psicologici, si tesse uno sfondo interpretativo che intende fornire strumenti di acceso e di lettura del fenomeno a una più precisa lettura pedagogica della devianza. La questione viene inquadrata attraverso alcuni concetti che si intrecciano e che interrogano la questione della giustizia nei confronti del minore come un problema di giustizia in educazione: emerge, quindi, la necessità di risposte complesse e progettuali intenzionate a restituire giustizia al ragazzo deviante e a restituirgli la dignità di soggetto in crescita verso un'identità da definire, un soggetto che ha pertanto diritto all'educazione. Il saggio pone in modo critico e costruttivo le evidenze di una realtà che è contraddittoria e segnata dalle ambiguità che caratterizzano il contesto stesso, ma che disegnano e modellano sia l'agire dell'educatore sia le condizioni stesse e le possibilità di una vera progettazione educativa. Il saggio si chiude ponendo in rilievo alcuni aspetti critici e molte piste di ricerca sulle quali è possibile costruire nuove prospettive dell'educazione dei ragazzi che commettono reati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.