Il saggio pubblicato in Rivista delle società intende offrire un quadro della disciplina delle operazioni sulle azioni proprie alla luce sia delle novità della recente riforma societaria, sia dei progetti di riforma e modernizzazione della materia a livello comunitario. A tal fine, l’articolo si apre con un’articolata indagine comparatistica che interessa non soltanto i principali ordinamenti comunitari ma anche il sistema statunitense, contraddistinto notoriamente dall’assenza dell’istituto del capitale sociale, per poi offrire un quadro generale del diritto comunitario che verrà, tra Piano d’Azione della Commissione e Direttive in materia di abusi di mercato e Regolamento di esenzione delle operazioni sulle proprie azioni (safe arbour). L’analisi prosegue con lo studio del diritto italiano riformato, ed in particolare con l’esame dell’autorizzazione per le operazioni successive di acquisto e alienazione (c.d. trading). La parte finale del contributo è dedicata all’art. 2357-ter che la riforma ha modificato introducendo la facoltà di sottoscrizione delle azioni proprie, tuttavia vietato dal diritto comunitario. L’autore, preso atto della insuperabilità del dato letterale dell’art. 18 della Direttiva, propone un’interpretazione ortopedica finalizzata a conservare uno spazio di operatività della norma in termini di autorizzazione per l’alienazione del diritto di opzione spettante alla società.
Le azioni proprie fra diritto interno riformato e prospettive comunitarie
Stefano A. Cerrato
2004-01-01
Abstract
Il saggio pubblicato in Rivista delle società intende offrire un quadro della disciplina delle operazioni sulle azioni proprie alla luce sia delle novità della recente riforma societaria, sia dei progetti di riforma e modernizzazione della materia a livello comunitario. A tal fine, l’articolo si apre con un’articolata indagine comparatistica che interessa non soltanto i principali ordinamenti comunitari ma anche il sistema statunitense, contraddistinto notoriamente dall’assenza dell’istituto del capitale sociale, per poi offrire un quadro generale del diritto comunitario che verrà, tra Piano d’Azione della Commissione e Direttive in materia di abusi di mercato e Regolamento di esenzione delle operazioni sulle proprie azioni (safe arbour). L’analisi prosegue con lo studio del diritto italiano riformato, ed in particolare con l’esame dell’autorizzazione per le operazioni successive di acquisto e alienazione (c.d. trading). La parte finale del contributo è dedicata all’art. 2357-ter che la riforma ha modificato introducendo la facoltà di sottoscrizione delle azioni proprie, tuttavia vietato dal diritto comunitario. L’autore, preso atto della insuperabilità del dato letterale dell’art. 18 della Direttiva, propone un’interpretazione ortopedica finalizzata a conservare uno spazio di operatività della norma in termini di autorizzazione per l’alienazione del diritto di opzione spettante alla società.File | Dimensione | Formato | |
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