Il saggio tenta di dimostrare che l'accostamento delle due espressioni-chiave - "doveri" e "formazioni sociali" - non consente di costruire una categoria analitica che abbia una qualche utilità teorica. Per questo il lavoro si pone un diverso (e duplice) obiettivo: il primo consiste nel tracciare una sintetica mappa al fine di individuare e di classificare tutte le ipotesi di situazioni giuridiche soggettive di svantaggio che potrebbero in astratto configurarsi attraverso l'accostamento dei due termini-chiave (in particolare, è illustrata, in primo luogo, la mappa dei doveri del "civis/fidelis", ossia del cittadino appartenente a una qualunque formazione sociale, non necessariamente di carattere confessionale/religioso, e, in secondo luogo, la mappa dei doveri della "consociatio" in quanto tale, ossia della formazione sociale); il secondo obiettivo consiste nel riflettere su una particolare ipotesi di "conflitto di lealtà" che l'accostamento dei due termini-chiave suscita, e che sembra rivestire particolare interesse per il nostro ordinamento, anche alla luce delle recenti vicende istituzionali che hanno riportato in primo piano le problematiche intorno ai rapporti tra etica e politica. Si tenta inoltre di fornire un fondamento teorico anche alla affermazione della necessità di approfondire quest'ultimo peculiare profilo.

Doveri e formazioni sociali. Il dovere di fedeltà alla Repubblica come dovere di non rompere l'armistizio tra gruppi portatori di fini non negoziabili (ovvero il dovere di comprendere le ragioni degli altri).

MASSA PINTO, Ilenia
2007-01-01

Abstract

Il saggio tenta di dimostrare che l'accostamento delle due espressioni-chiave - "doveri" e "formazioni sociali" - non consente di costruire una categoria analitica che abbia una qualche utilità teorica. Per questo il lavoro si pone un diverso (e duplice) obiettivo: il primo consiste nel tracciare una sintetica mappa al fine di individuare e di classificare tutte le ipotesi di situazioni giuridiche soggettive di svantaggio che potrebbero in astratto configurarsi attraverso l'accostamento dei due termini-chiave (in particolare, è illustrata, in primo luogo, la mappa dei doveri del "civis/fidelis", ossia del cittadino appartenente a una qualunque formazione sociale, non necessariamente di carattere confessionale/religioso, e, in secondo luogo, la mappa dei doveri della "consociatio" in quanto tale, ossia della formazione sociale); il secondo obiettivo consiste nel riflettere su una particolare ipotesi di "conflitto di lealtà" che l'accostamento dei due termini-chiave suscita, e che sembra rivestire particolare interesse per il nostro ordinamento, anche alla luce delle recenti vicende istituzionali che hanno riportato in primo piano le problematiche intorno ai rapporti tra etica e politica. Si tenta inoltre di fornire un fondamento teorico anche alla affermazione della necessità di approfondire quest'ultimo peculiare profilo.
2007
I doveri costituzionali. La prospettiva del giudice delle leggi
Giappichelli
52
85
9788834874998
Doveri; formazioni sociali; fini non negoziabili.
I. MASSA PINTO
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