Il periodo “postglobal” data dall’estate del 2000, con la fine della nuova economia, mentre dal punto di vista politico questo inizia dall’11 settembre 2001”. Così , nel capitolo intitolato “Gli esiti possibili”, il Prof Deaglio fissa l’inizio del periodo “postglobal” , che viene definito come “il periodo in cui avviene la messa in crisi di modelli e schemi di ragionamento su cui basare previsioni razionali per il futuro.” Questo periodo di incertezza, é caratterizzato da due sfide, una esterna ( il terrorismo) e una interna, rappresentata dal fallimento del funzionamento dei mercato. L’inizio, -scrive l’autore-, era pieno di buoni propositi : il progetto di globalizzazione, avviato negli anni Ottanta , era basato sulla generale libertà di decisione , la riduzione delle interferenze dei pubblici poteri nell’attività economica e l’assenza di un preciso predominio politico.. un sistema economico caratterizzato da un grande mercato globale, una crescita priva di particolari tensioni inflazionistiche.”, a cui però sono seguiti una ben nota serie di ostacoli nell’ultimo decennio “: le crisi delle borse degli anni 1997-1998, la crisi della new-economy del 2000, le Torri Gemelle, i bilanci truccati , la crisi argentina , la crisi irachena,. . oltre ai fenomeni sociali quali l’invecchiamento e l’ aumento dei divari di reddito.. L’esito è oggi un sistema economico mondiale che si presenta più fragile ., meno globale…”dal gioco a somma positiva, la globalizzazione ha così mostrato , negli ultimi anni, la tendenza a diventare un gioco a somma zero”.
Postglobal
DEAGLIO, Mario Renzo
2004-01-01
Abstract
Il periodo “postglobal” data dall’estate del 2000, con la fine della nuova economia, mentre dal punto di vista politico questo inizia dall’11 settembre 2001”. Così , nel capitolo intitolato “Gli esiti possibili”, il Prof Deaglio fissa l’inizio del periodo “postglobal” , che viene definito come “il periodo in cui avviene la messa in crisi di modelli e schemi di ragionamento su cui basare previsioni razionali per il futuro.” Questo periodo di incertezza, é caratterizzato da due sfide, una esterna ( il terrorismo) e una interna, rappresentata dal fallimento del funzionamento dei mercato. L’inizio, -scrive l’autore-, era pieno di buoni propositi : il progetto di globalizzazione, avviato negli anni Ottanta , era basato sulla generale libertà di decisione , la riduzione delle interferenze dei pubblici poteri nell’attività economica e l’assenza di un preciso predominio politico.. un sistema economico caratterizzato da un grande mercato globale, una crescita priva di particolari tensioni inflazionistiche.”, a cui però sono seguiti una ben nota serie di ostacoli nell’ultimo decennio “: le crisi delle borse degli anni 1997-1998, la crisi della new-economy del 2000, le Torri Gemelle, i bilanci truccati , la crisi argentina , la crisi irachena,. . oltre ai fenomeni sociali quali l’invecchiamento e l’ aumento dei divari di reddito.. L’esito è oggi un sistema economico mondiale che si presenta più fragile ., meno globale…”dal gioco a somma positiva, la globalizzazione ha così mostrato , negli ultimi anni, la tendenza a diventare un gioco a somma zero”.File | Dimensione | Formato | |
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