Causa concreta ed impossibilità della prestazione nei contratti di scambio

E' facile pronosticare che nei prossimi anni la causa concreta diverrà il punto di raccolta dei molti ed insoluti problemi che attraversano la teoria generale del contratto: la «scoperta» della funzione economico-individuale non è di oggi, ma solo di recente ha raggiunto un alto grado di maturazione, finendo col soppiantare le nozioni astratte e penetrando pure nella giurisprudenza di legittimità . V’è però il rischio che l’istituto finisca col valere da "passe partout" e se ne perdano i contorni più naturali: recenti decisioni della Suprema Corte adoperano la causa concreta là dove sarebbe stato sufficiente - ed ineccepibile - addurre l'impossibilità sopravvenuta della prestazione per causa non imputabile al debitore, e più in particolare l'impossibilità per il creditore di ricevere la prestazione attesa.