Nel concetto di controllo della Rete coesistono una componente giuridica e una componente squisitamente tecnica. In essa si è dunque affermata una nozione particolare di ‘normatività’, in cui è stata evidenziata la prevalenza del ‘codice’ sulla ‘norma’. L’analisi rileva come la Rete sia, nella sua vocazione globale, un tutto che supera di molto la somma delle sue parti: se da un lato il necessario utilizzo di infrastrutture locali ne determina il radicamento nei diversi ordinamenti statali, dall’altro è evidente come l’essenza e il valore ultimo della risorsa risiedano nella sua unitarietà e superino di molto la sommatoria dei diversi segmenti nazionali. Si tratta di un elemento suscettibile di porre in crisi la categoria della territorialità, decisiva per il diritto in generale e per il diritto internazionale in particolare, segnando uno stacco dai fondamenti occidentali del diritto ‘spaziale‘ (il Nomos der Erde schmittiano) verso la configurazione di un nuovo modello di nomos deterritorializzato, globale. Un nomos fondato, in definitiva, su una nozione innovativa di sovranità, che ritrova il proprio fulcro al di fuori del canovaccio della sovranità statale di marca internazionalpubblicista e si alimenta della figura dell‘individuo ‘sovrano‘. L‘analisi della crisi del concetto di sovranità statuale si accompagna all‘esame del continuo tentativo degli stati di riaffermare unilateralmente, in relazione alla Rete, alcune proprie prerogative di controllo. Ne emerge la costante ricerca di una paradigma di mediazione fra molteplici spinte unilateralistiche, ambizioni autoregolative, e spinta per l’u-ni-formazione in un regime globale Viene approfondito a tale fine il concetto di ‘governance’, posto in connessione con ambiti normativi caratterizzati dalla parallela e non gerarchizzata azione di soggetti diversi, di natura e vocazione disparata in una costellazione di spinte e di rappresentazioni di interesse . Del concetto è evidenziata la scarsa valenza tassonomica e la debolezza normativa che peraltro consente di offrire un quadro di convivenza fluida fra i diversi livelli di regolazione, riconducibili alle diverse logiche dell’auto-re-golazione, dell’eteroregolazione unilaterale, espressione delle prerogative sovrane di ciascuno stato, e dell’eteroregolazione multilaterale, frutto della cooperazione internazionale. Ne discende un quadro difficilmente riconducibile ad unità, in cui dominio pubblico e privato si intersecano fino a confondersi, in una apertura anche strutturale aperta al plu-ralismo e alla autopoiesi giuridica L’analisi evidenzia alcuni punti cardinali di tale quadro, che debbono o dovrebbero essere affrontati nella necessaria prospettiva internazionale di una governance, svolta sotto l’egida delle Nazioni Unite, e in particolare dell’Internet Governance Forum (IGF). Si tratta delle complesse questioni di policy, legate al delicato problema dei ‘valori’ in relazione ai contenuti della Rete, classico terreno di scontro con l’operatività delle diverse sfere di sovranità: fra questi emerge con particolare nitore il tema della libertà di espressione. In parallelo emergono temi solo apparentemente più tecnici, che riguardano in particolare il sostrato tecnologico della Rete e dunque la cruciale gestione del Domain Name System (DNS), del ruolo dell’ICANN e della perdurante netta preminenza della sovranità statunitense. L’esame dei valori della governance conduce poi ad indagare il tema dell’accesso a Internet e del digital divide, e il tema attualissimo della net neutrality. In conclusione, la governance della Rete è considerata come modello di assoluto interesse anche per la capacità di rispecchiare, su un piano più ampio, l’odierna evoluzione dell’ordinamento internazionale. Elementi come la molteplicità dei soggetti coinvolti, il pluralismo delle fonti normative, la varietà dei valori in gioco, il superamento, in certa misura, della classica dicotomia fra pubblico e privato, ma anche la prevalenza tecnica e tecnologica, sono tutti indicatori preziosi per evidenziare complessità, caratteristiche e rischi connessi ad ogni fenomeno di governance contemporanea.

Il problema della Governance internazionale della Rete

ODDENINO, Alberto
2012-01-01

Abstract

Nel concetto di controllo della Rete coesistono una componente giuridica e una componente squisitamente tecnica. In essa si è dunque affermata una nozione particolare di ‘normatività’, in cui è stata evidenziata la prevalenza del ‘codice’ sulla ‘norma’. L’analisi rileva come la Rete sia, nella sua vocazione globale, un tutto che supera di molto la somma delle sue parti: se da un lato il necessario utilizzo di infrastrutture locali ne determina il radicamento nei diversi ordinamenti statali, dall’altro è evidente come l’essenza e il valore ultimo della risorsa risiedano nella sua unitarietà e superino di molto la sommatoria dei diversi segmenti nazionali. Si tratta di un elemento suscettibile di porre in crisi la categoria della territorialità, decisiva per il diritto in generale e per il diritto internazionale in particolare, segnando uno stacco dai fondamenti occidentali del diritto ‘spaziale‘ (il Nomos der Erde schmittiano) verso la configurazione di un nuovo modello di nomos deterritorializzato, globale. Un nomos fondato, in definitiva, su una nozione innovativa di sovranità, che ritrova il proprio fulcro al di fuori del canovaccio della sovranità statale di marca internazionalpubblicista e si alimenta della figura dell‘individuo ‘sovrano‘. L‘analisi della crisi del concetto di sovranità statuale si accompagna all‘esame del continuo tentativo degli stati di riaffermare unilateralmente, in relazione alla Rete, alcune proprie prerogative di controllo. Ne emerge la costante ricerca di una paradigma di mediazione fra molteplici spinte unilateralistiche, ambizioni autoregolative, e spinta per l’u-ni-formazione in un regime globale Viene approfondito a tale fine il concetto di ‘governance’, posto in connessione con ambiti normativi caratterizzati dalla parallela e non gerarchizzata azione di soggetti diversi, di natura e vocazione disparata in una costellazione di spinte e di rappresentazioni di interesse . Del concetto è evidenziata la scarsa valenza tassonomica e la debolezza normativa che peraltro consente di offrire un quadro di convivenza fluida fra i diversi livelli di regolazione, riconducibili alle diverse logiche dell’auto-re-golazione, dell’eteroregolazione unilaterale, espressione delle prerogative sovrane di ciascuno stato, e dell’eteroregolazione multilaterale, frutto della cooperazione internazionale. Ne discende un quadro difficilmente riconducibile ad unità, in cui dominio pubblico e privato si intersecano fino a confondersi, in una apertura anche strutturale aperta al plu-ralismo e alla autopoiesi giuridica L’analisi evidenzia alcuni punti cardinali di tale quadro, che debbono o dovrebbero essere affrontati nella necessaria prospettiva internazionale di una governance, svolta sotto l’egida delle Nazioni Unite, e in particolare dell’Internet Governance Forum (IGF). Si tratta delle complesse questioni di policy, legate al delicato problema dei ‘valori’ in relazione ai contenuti della Rete, classico terreno di scontro con l’operatività delle diverse sfere di sovranità: fra questi emerge con particolare nitore il tema della libertà di espressione. In parallelo emergono temi solo apparentemente più tecnici, che riguardano in particolare il sostrato tecnologico della Rete e dunque la cruciale gestione del Domain Name System (DNS), del ruolo dell’ICANN e della perdurante netta preminenza della sovranità statunitense. L’esame dei valori della governance conduce poi ad indagare il tema dell’accesso a Internet e del digital divide, e il tema attualissimo della net neutrality. In conclusione, la governance della Rete è considerata come modello di assoluto interesse anche per la capacità di rispecchiare, su un piano più ampio, l’odierna evoluzione dell’ordinamento internazionale. Elementi come la molteplicità dei soggetti coinvolti, il pluralismo delle fonti normative, la varietà dei valori in gioco, il superamento, in certa misura, della classica dicotomia fra pubblico e privato, ma anche la prevalenza tecnica e tecnologica, sono tutti indicatori preziosi per evidenziare complessità, caratteristiche e rischi connessi ad ogni fenomeno di governance contemporanea.
2012
Manuale di informatica giuridica e diritto delle nuove tecnologie
UTET
45
68
9788859807773
Rete Internet; Diritto internazionale; Governance; ICANN
ODDENINO A.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/101974
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