Il libro tratta della rappresentazione del Male nel nostro immaginario, collocandosi tra teoria della cultura e semiotica della narrazione e delle formazioni simboliche. Avvalendosi di esempi folclorici, letterari e cinematografici, si mostra infatti come la nostra cultura si sia avvalsa di personaggi estremi che hanno assunto le forme dell’orco, del vampiro, dell’alieno, del defunto che viola i confini tra lo spazio dei morti e quello dei vivi. Si tratta dunque di una ricerca sulle forme della narratività e sulle strutture culturali di un’area importante dell’immaginario, ma si tratta anche, a un livello più teorico, di una ricerca che affronta questioni centrali della teoria semiotica, esplorando le regole stesse dell’immaginario e i meccanismi primari della figuratività.
Comunque umani.
FERRARO, Guido;
2008-01-01
Abstract
Il libro tratta della rappresentazione del Male nel nostro immaginario, collocandosi tra teoria della cultura e semiotica della narrazione e delle formazioni simboliche. Avvalendosi di esempi folclorici, letterari e cinematografici, si mostra infatti come la nostra cultura si sia avvalsa di personaggi estremi che hanno assunto le forme dell’orco, del vampiro, dell’alieno, del defunto che viola i confini tra lo spazio dei morti e quello dei vivi. Si tratta dunque di una ricerca sulle forme della narratività e sulle strutture culturali di un’area importante dell’immaginario, ma si tratta anche, a un livello più teorico, di una ricerca che affronta questioni centrali della teoria semiotica, esplorando le regole stesse dell’immaginario e i meccanismi primari della figuratività.File | Dimensione | Formato | |
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