Il volume identifica e illustra le operazione di base che strutturano il discorso storico: “narrare”, “comprendere”, “spiegare”. Nell’ambito del comprendere vengono ravvisate due valenze: da un lato, la comprensione diacronica (come percezione di un “senso”, o più “sensi”, entro la dinamica degli eventi); d’altro lato, la comprensione sincronica (come percezione di “coerenze” entro quadri d’insieme). Il volume, scegliendo il terreno della comprensione diacronica, passa poi a individuare “linee di andamento” concrete nel percorso storico del diritto romano. Alcune linee riguardano le vicende del ius (es: “l’isolamento e la valorizzazione della giuridicità”; “il trasferimento di funzioni dalla società allo Stato”). Altre linee riguardano le vicende di istituti all’interno del ius (es: “dal formalismo al volontarismo”; e soprattutto, come macrotendenza inclusiva di ampie articolazioni, “il cammino dell’idea di Persona”). Altre linee riguardano le vicende della scientia iuris (es: “dal discorso comune al discorso giuridico”; “dal concreto all’astratto”; “dal ius strictum al bonum et aequum”). Come intento di fondo, il volume si ispira a un duplice filo conduttore: in primo luogo, il richiamo metodologico (finalizzato a sottolineare l’incremento di conoscenza che si attiene facendo ricorso a “modelli di senso”); inoltre, il richiamo contenutistico (finalizzato a far intendere l’esperienza giuridica romana come un luogo non solo di “fondamenti” ma anche di messaggi tuttora vitali).
Profili diacronici di diritto romano
LANTELLA, Lelio;STOLFI, Emanuele
2005-01-01
Abstract
Il volume identifica e illustra le operazione di base che strutturano il discorso storico: “narrare”, “comprendere”, “spiegare”. Nell’ambito del comprendere vengono ravvisate due valenze: da un lato, la comprensione diacronica (come percezione di un “senso”, o più “sensi”, entro la dinamica degli eventi); d’altro lato, la comprensione sincronica (come percezione di “coerenze” entro quadri d’insieme). Il volume, scegliendo il terreno della comprensione diacronica, passa poi a individuare “linee di andamento” concrete nel percorso storico del diritto romano. Alcune linee riguardano le vicende del ius (es: “l’isolamento e la valorizzazione della giuridicità”; “il trasferimento di funzioni dalla società allo Stato”). Altre linee riguardano le vicende di istituti all’interno del ius (es: “dal formalismo al volontarismo”; e soprattutto, come macrotendenza inclusiva di ampie articolazioni, “il cammino dell’idea di Persona”). Altre linee riguardano le vicende della scientia iuris (es: “dal discorso comune al discorso giuridico”; “dal concreto all’astratto”; “dal ius strictum al bonum et aequum”). Come intento di fondo, il volume si ispira a un duplice filo conduttore: in primo luogo, il richiamo metodologico (finalizzato a sottolineare l’incremento di conoscenza che si attiene facendo ricorso a “modelli di senso”); inoltre, il richiamo contenutistico (finalizzato a far intendere l’esperienza giuridica romana come un luogo non solo di “fondamenti” ma anche di messaggi tuttora vitali).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.