Grazie alla collazione di un codice del IX secolo (B) di Apuleio filosofo, si individua un antico 'apparato' di variae lectiones, in parte rectae e in parte falsae, che si sono depositate in margini, interlinee e intercolumni di antichi manoscritti del De deo Socratis e del De Platone, per poi confluire acriticamente in linea, con disturbo più o meno grave della logica e della grammatica. L'individuazione di queste varianti sfocia in nuove proposte testuali per le due opere apuleiane.
Antiche tracce di 'apparato' nel testo tràdito di Apuleio filosofo
MAGNALDI, Giuseppina
2012-01-01
Abstract
Grazie alla collazione di un codice del IX secolo (B) di Apuleio filosofo, si individua un antico 'apparato' di variae lectiones, in parte rectae e in parte falsae, che si sono depositate in margini, interlinee e intercolumni di antichi manoscritti del De deo Socratis e del De Platone, per poi confluire acriticamente in linea, con disturbo più o meno grave della logica e della grammatica. L'individuazione di queste varianti sfocia in nuove proposte testuali per le due opere apuleiane.File in questo prodotto:
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