Il multilinguismo “allargato” nella UE a 27 Stati membri pone in critica evidenza, la questione della traduzione ed interpretazione delle fonti comunitarie nei diversi contesti giuridici e culturali degli Stati membri. Nella realizzazione del principio di supremazia del diritto comunitario, infatti, i sistemi giuridici nazionali sono direttamente interessati dalla normativa europea ed i cittadini hanno il diritto di accedere a tale insieme di regole utilizzando la loro lingua nazionale. Vengono, di conseguenza, a confondersi i limiti che tradizionalmente dividono il campo della traduzione da quello dell’interpretazione: la traduzione dovrebbe, in linea di principio, essere compiuta considerando la pluralità dei sistemi giuridici nazionali. L’enfasi posta sull’armonizzazione delle norme, peraltro, ha ritardato la consapevolezza dell’impatto del multilinguismo di livello UE sui linguaggi giuridici nazionali ed ha rallentato il riconoscimento, ben presente in altre discipline, quali la psicologia o la scienza cognitiva, che la lingua svolge, con particolare riferimento alla attuazione del diritto europeo, una funzione creatrice molto più marcata di quanto non capiti in altri contesti.
A Better Coherence of EU Private Law and Multilingualism
AJANI, Gianmaria
2008-01-01
Abstract
Il multilinguismo “allargato” nella UE a 27 Stati membri pone in critica evidenza, la questione della traduzione ed interpretazione delle fonti comunitarie nei diversi contesti giuridici e culturali degli Stati membri. Nella realizzazione del principio di supremazia del diritto comunitario, infatti, i sistemi giuridici nazionali sono direttamente interessati dalla normativa europea ed i cittadini hanno il diritto di accedere a tale insieme di regole utilizzando la loro lingua nazionale. Vengono, di conseguenza, a confondersi i limiti che tradizionalmente dividono il campo della traduzione da quello dell’interpretazione: la traduzione dovrebbe, in linea di principio, essere compiuta considerando la pluralità dei sistemi giuridici nazionali. L’enfasi posta sull’armonizzazione delle norme, peraltro, ha ritardato la consapevolezza dell’impatto del multilinguismo di livello UE sui linguaggi giuridici nazionali ed ha rallentato il riconoscimento, ben presente in altre discipline, quali la psicologia o la scienza cognitiva, che la lingua svolge, con particolare riferimento alla attuazione del diritto europeo, una funzione creatrice molto più marcata di quanto non capiti in altri contesti.File | Dimensione | Formato | |
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