Il contributo illustra le tesi seguenti. A) I valori sono entità pragmatiche (a cui corrispondono, linguisticamente, termini ipostatici) la cui funzione consiste nel collegare, nell’unificare e nel fondare regole direttive; in sintesi, il valore è un insieme coerente di regole direttive a cui viene attribuito uno statuto “ontologico”. B) I valori sono soprattutto di due tipi: valori ideali (come “libertà” e “progresso”) nonché valori parametri (come “buon senso” ed “equità”). C) Alcuni valori dispongono, sotto un medesimo termine, non solo di una accezione oggettiva ma anche di una corrispondente accezione soggettivizzata (es: “equità vuole che noi riduciamo le nostre pretese”; “sono poche le persone di grande equità”). D) I valori ospitano, al loro interno, la sottoclasse dei “fondamenti”, che è formata da quei valori la cui perdita estingue l’identità dell’oggetto fondato. E) Il dibattito sui “fondamenti romanistici” (del diritto europeo, o del diritto moderno, o del diritto attuale, ecc.) si svolge soprattutto tra due orientamenti: da un lato si riscontra un orientamento metodologico che privilegia le tecniche casistiche, il rigore del discorso giuridico, la capacità di governare il rapporto tra strutture e funzioni entro le dinamiche degli istituti ; d’altro lato si riscontra un orientamento contenutistico che privilegia valori sostanziali, tra cui, soprattutto, il valore del bonum et aequum.
Regole, principii, valori, fondamenti
LANTELLA, Lelio
2009-01-01
Abstract
Il contributo illustra le tesi seguenti. A) I valori sono entità pragmatiche (a cui corrispondono, linguisticamente, termini ipostatici) la cui funzione consiste nel collegare, nell’unificare e nel fondare regole direttive; in sintesi, il valore è un insieme coerente di regole direttive a cui viene attribuito uno statuto “ontologico”. B) I valori sono soprattutto di due tipi: valori ideali (come “libertà” e “progresso”) nonché valori parametri (come “buon senso” ed “equità”). C) Alcuni valori dispongono, sotto un medesimo termine, non solo di una accezione oggettiva ma anche di una corrispondente accezione soggettivizzata (es: “equità vuole che noi riduciamo le nostre pretese”; “sono poche le persone di grande equità”). D) I valori ospitano, al loro interno, la sottoclasse dei “fondamenti”, che è formata da quei valori la cui perdita estingue l’identità dell’oggetto fondato. E) Il dibattito sui “fondamenti romanistici” (del diritto europeo, o del diritto moderno, o del diritto attuale, ecc.) si svolge soprattutto tra due orientamenti: da un lato si riscontra un orientamento metodologico che privilegia le tecniche casistiche, il rigore del discorso giuridico, la capacità di governare il rapporto tra strutture e funzioni entro le dinamiche degli istituti ; d’altro lato si riscontra un orientamento contenutistico che privilegia valori sostanziali, tra cui, soprattutto, il valore del bonum et aequum.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.