In un tempo di ormai rapida e inarrestabile decadenza delle aristocrazie europee, il fascismo tentò di riproporre, attraverso nuove nobilitazioni, alcuni aspetti simbolici della tradizione nobiliare. Si cercò pertanto di creare una sorta di aristocrazia di regime: una nobiltà delle armi e una della terra, legate a benemerenze belliche o agricole, e una nobiltà del mecenatismo e della beneficenza, per ricchi borghesi che ai meriti imprenditoriali univano generose elargizioni alle iniziative del regime o costosi doni di opere d'arte allo Stato. Vengono infine trattate le nobilitazioni effettuate dal Vaticano ( in particolare da Pio XII), che dopo il Concordato ebbero efficacia anche in Italia, e da Umberto II nel suo breve regno.
I nobili del fascismo
JOCTEAU, Giancarlo
2004-01-01
Abstract
In un tempo di ormai rapida e inarrestabile decadenza delle aristocrazie europee, il fascismo tentò di riproporre, attraverso nuove nobilitazioni, alcuni aspetti simbolici della tradizione nobiliare. Si cercò pertanto di creare una sorta di aristocrazia di regime: una nobiltà delle armi e una della terra, legate a benemerenze belliche o agricole, e una nobiltà del mecenatismo e della beneficenza, per ricchi borghesi che ai meriti imprenditoriali univano generose elargizioni alle iniziative del regime o costosi doni di opere d'arte allo Stato. Vengono infine trattate le nobilitazioni effettuate dal Vaticano ( in particolare da Pio XII), che dopo il Concordato ebbero efficacia anche in Italia, e da Umberto II nel suo breve regno.File | Dimensione | Formato | |
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