L’antico regime è usualmente rappresentato come una società immobile, caratterizzata da rigidi compartimenti e dominata dal peso dell’ascrizione sulle vite individuali. Dando per scontato il meccanismo di trasmissione della professione padre-figlio, questa immagine presuppone una scarsa mobilità sociale e l’assenza di mobilità occupazionale. Usando i metodi quantitativi delle scienze sociali per misurare la mobilità occupazionale della Torino tardo-settecentesca, e incentrando l’analisi sull’aggregato domestico anziché sulla diade padre-figlio, l’articolo restituisce una immagine nella quale la società dell’epoca preindustriale emerge piuttosto come una società mobile e aperta, in cui gli individui sembrano godere di ampi margini di libertà nell’accesso al mercato del lavoro e nella quale i percorsi di mobilità ascendente fanno sistematicamente leva sul lavoro delle donne.
Un modèle de mobilité sociale préindustrielle. Turin à l’époque napoléonienne
ALLEGRA, Luciano Mario
2005-01-01
Abstract
L’antico regime è usualmente rappresentato come una società immobile, caratterizzata da rigidi compartimenti e dominata dal peso dell’ascrizione sulle vite individuali. Dando per scontato il meccanismo di trasmissione della professione padre-figlio, questa immagine presuppone una scarsa mobilità sociale e l’assenza di mobilità occupazionale. Usando i metodi quantitativi delle scienze sociali per misurare la mobilità occupazionale della Torino tardo-settecentesca, e incentrando l’analisi sull’aggregato domestico anziché sulla diade padre-figlio, l’articolo restituisce una immagine nella quale la società dell’epoca preindustriale emerge piuttosto come una società mobile e aperta, in cui gli individui sembrano godere di ampi margini di libertà nell’accesso al mercato del lavoro e nella quale i percorsi di mobilità ascendente fanno sistematicamente leva sul lavoro delle donne.File | Dimensione | Formato | |
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