Parerga?

Nonostante la confusione che regna in proposito nelle nostre pratiche e nei nostri saperi riferiti all’arte, in quelli “ingenui” come (troppo spesso) in quelli “esperti”, è utile distinguere tra il nome e il titolo di un’opera d’arte. Il primo vale a identificarla, mentre il secondo fa segno a un qualche suo eventuale “contenuto” determinato. Oltre a questi, va però annoverato tra i parerga un ulteriore elemento: l’etichetta. Quest’ultima va considerata una parte propria dell’opera (a differenza del nome e del titolo) benché letteralmente posta ai suoi margini; e può essere scorta in qualsivoglia dispositivo che ne segnali specificamente lo statuto di opera d’arte, ovvero documenti il successo delle operazioni che, entro uno spazio istituzionale, hanno assegnato a un artefatto lo statuto di un oggetto su cui può vertere un giudizio estetico pubblico e retto da norme.