Il tema del benessere in ambito socio-sanitario costituisce da qualche tempo un polo tematico di particolare interesse, così come testimoniano un numero consistente di indagini e di pubblicazioni. L’accento posto sugli aspetti positivi della vita organizzativa in luogo dei più noti e diffusi temi negativi quali lo stress, il burnout, il mobbing, pare segnalare la consapevolezza diffusa tra quanti si occupano di organizzazione del legame tra le condizioni di agio/disagio dei lavoratori, alcune dimensioni dell’organizzazione e la qualità infine di prestazioni e servizi: le condizioni di benessere agiscono cioè in una prospettiva circolare di causa/effetto sui singoli nel loro legame con il lavoro e l’organizzazione, nonché tra operatori e utenti. Nell’ambito della Sanità pare opportuno, oltre ad aderire a una prospettiva che intenda valorizzare e sostenere il “benessere” più che occuparsi riduttivamente del “malessere”, considerare la specificità propria dei contesti di cura e assistenza (così come dell’educazione): qui esiste infatti la possibilità di sperimentare forme di malessere legate al rapporto di dipendenza dell’utente verso l’operatore, del confronto continuo con la sofferenza e la morte, ecc., così come – al contrario – la realizzazione personale e la motivazione degli operatori possono alimentarsi più che in altre organizzazioni proprio dalla ricchezza che il lavoro di cura contiene in sé.
Benessere e qualità della vita organizzativa in Sanità
CONVERSO, Daniela
2012-01-01
Abstract
Il tema del benessere in ambito socio-sanitario costituisce da qualche tempo un polo tematico di particolare interesse, così come testimoniano un numero consistente di indagini e di pubblicazioni. L’accento posto sugli aspetti positivi della vita organizzativa in luogo dei più noti e diffusi temi negativi quali lo stress, il burnout, il mobbing, pare segnalare la consapevolezza diffusa tra quanti si occupano di organizzazione del legame tra le condizioni di agio/disagio dei lavoratori, alcune dimensioni dell’organizzazione e la qualità infine di prestazioni e servizi: le condizioni di benessere agiscono cioè in una prospettiva circolare di causa/effetto sui singoli nel loro legame con il lavoro e l’organizzazione, nonché tra operatori e utenti. Nell’ambito della Sanità pare opportuno, oltre ad aderire a una prospettiva che intenda valorizzare e sostenere il “benessere” più che occuparsi riduttivamente del “malessere”, considerare la specificità propria dei contesti di cura e assistenza (così come dell’educazione): qui esiste infatti la possibilità di sperimentare forme di malessere legate al rapporto di dipendenza dell’utente verso l’operatore, del confronto continuo con la sofferenza e la morte, ecc., così come – al contrario – la realizzazione personale e la motivazione degli operatori possono alimentarsi più che in altre organizzazioni proprio dalla ricchezza che il lavoro di cura contiene in sé.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.