Il saggio esamina la questione dell’identità di genere letterario del romanzo moderno assumendo come criterio guida quello di ‘contaminazione’. Tale concetto viene impiegato per spiegare l’intima necessità del romanzo a farsi genere dialogico non solo in senso bachtiniano ma anche come ambito di visualizzazione mitopoietica della scienza dell’uomo, ossia dell’antropologia. Inoltre, il concetto di contaminazione viene impiegato per analizzare la peculiare relazione tra storia e narrazione letteraria. L’attitudine del romanzo all’appropriazione di saperi che si collocano al di fuori dello spazio letterario viene osservata dalla prospettiva del “romanzo romantico” elaborata nell’ambito del cosiddetto romanticismo di Jena. La tesi che si intende dimostrare è che l’acquisizione dei saperi antropologici trova, nel quadro della poetica romantica, la sua trasformazione in un’ ermeneutica della vita vissuta che ricerca il senso ideale nella dispersione dell’esistenza empirica. Il confronto tra storia e romanzo assume, alla luce di queste premesse, il significato di un’esplorazione delle rispettive potenzialità conoscitive per scoprire che il rapporto tra mimesis e poiesis non è solo prerogativa del poeta ma, forse, anche dello storico.

"Contaminazioni romanzesche"

GILODI, Roberto
2010-01-01

Abstract

Il saggio esamina la questione dell’identità di genere letterario del romanzo moderno assumendo come criterio guida quello di ‘contaminazione’. Tale concetto viene impiegato per spiegare l’intima necessità del romanzo a farsi genere dialogico non solo in senso bachtiniano ma anche come ambito di visualizzazione mitopoietica della scienza dell’uomo, ossia dell’antropologia. Inoltre, il concetto di contaminazione viene impiegato per analizzare la peculiare relazione tra storia e narrazione letteraria. L’attitudine del romanzo all’appropriazione di saperi che si collocano al di fuori dello spazio letterario viene osservata dalla prospettiva del “romanzo romantico” elaborata nell’ambito del cosiddetto romanticismo di Jena. La tesi che si intende dimostrare è che l’acquisizione dei saperi antropologici trova, nel quadro della poetica romantica, la sua trasformazione in un’ ermeneutica della vita vissuta che ricerca il senso ideale nella dispersione dell’esistenza empirica. Il confronto tra storia e romanzo assume, alla luce di queste premesse, il significato di un’esplorazione delle rispettive potenzialità conoscitive per scoprire che il rapporto tra mimesis e poiesis non è solo prerogativa del poeta ma, forse, anche dello storico.
2010
Comparatistica e intertestualità. Studi in onore di Franco Marenco
Edizioni dell'Orso
2
851
859
9788862741866
R. Gilodi
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