La questione della rappresentanza politica femminile negli enti locali: problemi di raccordo con le politiche nazionali e regionali

Nonostante le prime misure legislative finalizzate all’incremento della presenza femminile nelle assemblee elettive siano state adottate nel nostro ordinamento con riferimento alla rappresentanza politica negli enti locali, ad oggi la legislazione elettorale delle Province e dei Comuni non contempla la previsione di sistemi di quote nella formazione delle liste dei candidati. Una riforma del TUEL pare al riguardo indispensabile per diverse ragioni. Da un lato, la Costituzione, così come revisionata nel 2003, impone alla Repubblica di promuovere con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini nell’accesso alle cariche elettive; dall’altro, diversi statuti di enti locali, in attuazione dell’art. 6 TUEL, prevedono modalità di nomina dei componenti delle giunte idonee a garantire l’equilibrata rappresentanza di entrambi i sessi, senza però poter incidere sulle elezioni dei consigli comunali e provinciali da cui, di norma, provengono gli assessori.