Alcuni “salti” nella tecnologia militare hanno avuto vaste ripercussioni, anche al di fuori dell’ambiente strettamente bellico. Non discuteremo quindi dell’impatto dell’innovazione tecnologica militare nell’ambito della condotta della guerra e delle battaglie, ma cercheremo molto sommariamente di evidenziare alcuni effetti del progresso tecnologico bellico sull’organizzazione degli stati, sull’economia e sulla politica internazionale. Si prenderanno in esame un numero molto limitato di innovazioni compiendo così un’operazione necessariamente arbitraria che non considera tutte le complesse relazioni che si sono realizzate nel corso della storia del progresso tecnico nell’arte militare. Ce ne scusiamo anticipatamente con i lettori, ma a volte occorre un notevole grado di “eroismo” semplificante per evidenziare relazioni tra variabili complesse. Le innovazioni o meglio i “grappoli” di innovazioni che tratteremo rappresentano tre periodi della storia: il barocco, il tardo ottocento e l’attualità. In queste epoche è nata, cresciuta e si è rafforzata quella che, con le parole di D.V Hanson, possiamo definire come la “superiorità del modello occidentale nella gestione dei conflitti armati.”. Ovviamente la c.d. superiorità occidentale, nelle nostre intenzioni, non va riferita a un modello specifico di civiltà, ma solo ai risultati sul campo di battaglia dove non sempre vincono i “buoni”, ma, come diceva Bismark, “Iddio è sempre con i migliori reggimenti.”

Innovazioni tecnologiche militari e società civile

MOTTA, Gregorio
2005-01-01

Abstract

Alcuni “salti” nella tecnologia militare hanno avuto vaste ripercussioni, anche al di fuori dell’ambiente strettamente bellico. Non discuteremo quindi dell’impatto dell’innovazione tecnologica militare nell’ambito della condotta della guerra e delle battaglie, ma cercheremo molto sommariamente di evidenziare alcuni effetti del progresso tecnologico bellico sull’organizzazione degli stati, sull’economia e sulla politica internazionale. Si prenderanno in esame un numero molto limitato di innovazioni compiendo così un’operazione necessariamente arbitraria che non considera tutte le complesse relazioni che si sono realizzate nel corso della storia del progresso tecnico nell’arte militare. Ce ne scusiamo anticipatamente con i lettori, ma a volte occorre un notevole grado di “eroismo” semplificante per evidenziare relazioni tra variabili complesse. Le innovazioni o meglio i “grappoli” di innovazioni che tratteremo rappresentano tre periodi della storia: il barocco, il tardo ottocento e l’attualità. In queste epoche è nata, cresciuta e si è rafforzata quella che, con le parole di D.V Hanson, possiamo definire come la “superiorità del modello occidentale nella gestione dei conflitti armati.”. Ovviamente la c.d. superiorità occidentale, nelle nostre intenzioni, non va riferita a un modello specifico di civiltà, ma solo ai risultati sul campo di battaglia dove non sempre vincono i “buoni”, ma, come diceva Bismark, “Iddio è sempre con i migliori reggimenti.”
2005
25
75
89
P. G. Motta
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