La tradizione poetica italiana attesta il sonetto nel rango di forma metrica ‘principe’. Capire le ragioni di questo primato e della sua resistenza nel corso dei secoli significa innanzitutto approfondire il complesso rapporto tra modello culturale e realizzazione stilistica. A partire da questi presupposti Forme del sonetto mostra come la scelta di un istituto metrico nasca sempre da una volontà di sabotaggio: muovendo dalla presentazione delle varietà assunte dal sonetto nella tradizione lettaria italiana, questo lavoro mette a fuoco le modalità di sovversione metrica nella poesia del Novecento, sino all’estremismo stilistico di Giorgio Caproni, per cui il sonetto è un mezzo per trattenere la morte, una tecnica per non respirare. Così l’esemplificazione dimostra che l’adozione della forma chiusa non è mai un gesto autosufficiente, ma il prodotto di un lungo negoziato fra tradizione, convenzione ed esperimento: quanto più stretti sono i vincoli metrici, tanto più forte è la spinta all’eversione, e la poesia verifica tutte le possibilità di una scrittura in libertà vigilata.

Forme del sonetto. La tradizione italiana e il Novecento.

SCARPA, Raffaella
2012-01-01

Abstract

La tradizione poetica italiana attesta il sonetto nel rango di forma metrica ‘principe’. Capire le ragioni di questo primato e della sua resistenza nel corso dei secoli significa innanzitutto approfondire il complesso rapporto tra modello culturale e realizzazione stilistica. A partire da questi presupposti Forme del sonetto mostra come la scelta di un istituto metrico nasca sempre da una volontà di sabotaggio: muovendo dalla presentazione delle varietà assunte dal sonetto nella tradizione lettaria italiana, questo lavoro mette a fuoco le modalità di sovversione metrica nella poesia del Novecento, sino all’estremismo stilistico di Giorgio Caproni, per cui il sonetto è un mezzo per trattenere la morte, una tecnica per non respirare. Così l’esemplificazione dimostra che l’adozione della forma chiusa non è mai un gesto autosufficiente, ma il prodotto di un lungo negoziato fra tradizione, convenzione ed esperimento: quanto più stretti sono i vincoli metrici, tanto più forte è la spinta all’eversione, e la poesia verifica tutte le possibilità di una scrittura in libertà vigilata.
2012
Carocci
1
1
176
9788843066087
Metrica; Stlistica; Linguistica italiana
R. SCARPA
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