Sul venir meno delle Olimpiadi antiche. Prendendo spunto da una recente pubblicazione su tale argomento, si esamina la testimonianza dell’Histo¬riarum Compendium dello storico bizantino Giorgio Cedreno sulla fine delle Olimpiadi sotto il regno di Teodosio I, per spiegare sia il significato, secondo le tecniche cronografiche tardoantiche e medievali, dell’affermazione secondo cui le Olimpiadi sarebbero iniziate al tempo in cui Manasse regnava sui Giudei, sia del parallelo riferimento alle indictiones censuarie augustee, per concentrarsi quindi sul significato dell’affermazione secondo cui tale evento quadriennale sarebbe «cessato» o «scomparso» in tale periodo e su come apppaia immotivato il ritenere, come si è sinora sempre fatto, che tale fenomeno vada per forza interpretato nel senso di una abolizione legislativa dei giochi religiosi, essendo alquanto più verosimile che, nel carattere alluvionale e più minatorio che di immediata applicazione della normazione romano-cristiana sull’eterodossia religiosa, la fine dei giochi possa probabilmente venire ricollegata – oltre che a difficoltà pratiche della loro periodica organizzazione in tale epoca di decadenza e di fronte alle catastrofi naturali che svonvolsero in tale periodo la Grecia – ad una mera applicazione delle tante norme che proibivano le manifestazioni pagane, senza necessità di postulare un nuovo e specifico provvedimento legislativo, collegando la fine delle Olimpiadi nel caso ad un mero provvedimento amministrativo che, senza coinvolgere necessariamente la volontà imperiale, potrebbe semplicemente essere dovuto anche allo zelo di un mero funzionario locale, che in un momento di recrudescente severità verso le sopravvivenze idolatre ne approfittasse per vietare esplicitamente la celebrazione dei giochi, che in seguito non vennero mai più ripresi.
Sul venir meno delle Olimpiadi antiche
ZUCCOTTI, Ferdinando
2008-01-01
Abstract
Sul venir meno delle Olimpiadi antiche. Prendendo spunto da una recente pubblicazione su tale argomento, si esamina la testimonianza dell’Histo¬riarum Compendium dello storico bizantino Giorgio Cedreno sulla fine delle Olimpiadi sotto il regno di Teodosio I, per spiegare sia il significato, secondo le tecniche cronografiche tardoantiche e medievali, dell’affermazione secondo cui le Olimpiadi sarebbero iniziate al tempo in cui Manasse regnava sui Giudei, sia del parallelo riferimento alle indictiones censuarie augustee, per concentrarsi quindi sul significato dell’affermazione secondo cui tale evento quadriennale sarebbe «cessato» o «scomparso» in tale periodo e su come apppaia immotivato il ritenere, come si è sinora sempre fatto, che tale fenomeno vada per forza interpretato nel senso di una abolizione legislativa dei giochi religiosi, essendo alquanto più verosimile che, nel carattere alluvionale e più minatorio che di immediata applicazione della normazione romano-cristiana sull’eterodossia religiosa, la fine dei giochi possa probabilmente venire ricollegata – oltre che a difficoltà pratiche della loro periodica organizzazione in tale epoca di decadenza e di fronte alle catastrofi naturali che svonvolsero in tale periodo la Grecia – ad una mera applicazione delle tante norme che proibivano le manifestazioni pagane, senza necessità di postulare un nuovo e specifico provvedimento legislativo, collegando la fine delle Olimpiadi nel caso ad un mero provvedimento amministrativo che, senza coinvolgere necessariamente la volontà imperiale, potrebbe semplicemente essere dovuto anche allo zelo di un mero funzionario locale, che in un momento di recrudescente severità verso le sopravvivenze idolatre ne approfittasse per vietare esplicitamente la celebrazione dei giochi, che in seguito non vennero mai più ripresi.File | Dimensione | Formato | |
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