Sullo sfondo dei reiterati tentativi (1941-1948) di Felice Battaglia volti a pubblicare una rivista di storia del pensiero politico, tutti rimasti peraltro senza successo, l’articolo ricostruisce lo stretto legame umano e scientifico che si era creato già negli anni ’40 del ‘900 tra Luigi Firpo e Norberto Bobbio, entrambi allievi prediletti di Gioele Solari, con il quale avevano stabilito un rapporto di calda contiguità. L’articolo si sofferma in particolare sul secondo tentativo di Battaglia del 1944, anch’esso fallito, ma che Firpo era riuscito quasi a condurre in porto nella sua Torino. La ricostruzione delle vicissitudini della rivista viene condotta prevalentemente sugli epistolari inediti di Battaglia e di Firpo, sulla fitta corrispondenza che l’illustre docente di Bologna instaurò col “giovane” studioso torinese, allora solo libero docente. L’articolo permette inoltre di ripercorre la complessa situazione accademica torinese relativa all’assegnazione delle cattedre di Filosofia del diritto e di Storia delle dottrine politiche, resa particolarmente conflittuale dalle scelte operate da Alessandro Passerin d’Entréves che si era rifiutato di succedere al maestro Solari in occasione del pensionamento di questi. Le lettere di Battaglia e di Firpo permettono però anche di ricostruire tessere significative sulle peculiarità scientifiche e sullo statuto disciplinare che la Storia delle dottrine politiche, non senza dissidi, veniva assumendo.
Bobbio, Firpo e una rivista mai nata (1941-1944). Un’amicizia a prova di intrighi accademici
BALDINI, Artemio
2006-01-01
Abstract
Sullo sfondo dei reiterati tentativi (1941-1948) di Felice Battaglia volti a pubblicare una rivista di storia del pensiero politico, tutti rimasti peraltro senza successo, l’articolo ricostruisce lo stretto legame umano e scientifico che si era creato già negli anni ’40 del ‘900 tra Luigi Firpo e Norberto Bobbio, entrambi allievi prediletti di Gioele Solari, con il quale avevano stabilito un rapporto di calda contiguità. L’articolo si sofferma in particolare sul secondo tentativo di Battaglia del 1944, anch’esso fallito, ma che Firpo era riuscito quasi a condurre in porto nella sua Torino. La ricostruzione delle vicissitudini della rivista viene condotta prevalentemente sugli epistolari inediti di Battaglia e di Firpo, sulla fitta corrispondenza che l’illustre docente di Bologna instaurò col “giovane” studioso torinese, allora solo libero docente. L’articolo permette inoltre di ripercorre la complessa situazione accademica torinese relativa all’assegnazione delle cattedre di Filosofia del diritto e di Storia delle dottrine politiche, resa particolarmente conflittuale dalle scelte operate da Alessandro Passerin d’Entréves che si era rifiutato di succedere al maestro Solari in occasione del pensionamento di questi. Le lettere di Battaglia e di Firpo permettono però anche di ricostruire tessere significative sulle peculiarità scientifiche e sullo statuto disciplinare che la Storia delle dottrine politiche, non senza dissidi, veniva assumendo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.