Il saggio illustra una ricerca svolta, con riferimento alla Città di Torino, su come si siano andati definendo, a livello locale, gli obiettivi da perseguire in materia di sicurezza, quali siano state le strategie ritenute più efficaci, quali azioni concrete siano state messe in atto, quale rilevanza esse abbiano avuto sul piano della riduzione dell’insicurezza (vissuta e/o percepita dai cittadini). Tutto ciò avendo attenzione alla rappresentazione giornalistica della questione nel contesto locale, alla definizione di sicurezza che traspare dalle politiche locali, alla scelta di quali siano le persone, i diritti e i beni ritenuti meritevoli di essere preservati, tutelati, difesi nelle politiche auspicate, enunciate, praticate dall’amministrazione comunale torinese. La ricerca mostra come, a livello locale, il richiamo alle vittime non sia stato caratterizzato solamente in termini strumentali ai fini della giustificazione di politiche di ordine pubblico, prevalentemente di tipo repressivo, come è avvenuto nell’impostazione delle politiche di sicurezza nazionali in questi anni. A Torino convivono orientamenti contrastanti, con oscillazioni e differenti accenti a seconda delle forme della rappresentazione del problema e del ruolo di specifici imprenditori politici. Almeno in parte si sono strutturate scelte che segnano il passaggio, dalla sicurezza come difesa dagli esclusi, al diritto degli esclusi alla difesa e al riconoscimento di alcuni diritti fondamentali per tutti i cittadini.
Il ruolo delle vittime nelle rappresentazioni e nelle politiche sulla sicurezza urbana a Torino
PRINA, Franco
2006-01-01
Abstract
Il saggio illustra una ricerca svolta, con riferimento alla Città di Torino, su come si siano andati definendo, a livello locale, gli obiettivi da perseguire in materia di sicurezza, quali siano state le strategie ritenute più efficaci, quali azioni concrete siano state messe in atto, quale rilevanza esse abbiano avuto sul piano della riduzione dell’insicurezza (vissuta e/o percepita dai cittadini). Tutto ciò avendo attenzione alla rappresentazione giornalistica della questione nel contesto locale, alla definizione di sicurezza che traspare dalle politiche locali, alla scelta di quali siano le persone, i diritti e i beni ritenuti meritevoli di essere preservati, tutelati, difesi nelle politiche auspicate, enunciate, praticate dall’amministrazione comunale torinese. La ricerca mostra come, a livello locale, il richiamo alle vittime non sia stato caratterizzato solamente in termini strumentali ai fini della giustificazione di politiche di ordine pubblico, prevalentemente di tipo repressivo, come è avvenuto nell’impostazione delle politiche di sicurezza nazionali in questi anni. A Torino convivono orientamenti contrastanti, con oscillazioni e differenti accenti a seconda delle forme della rappresentazione del problema e del ruolo di specifici imprenditori politici. Almeno in parte si sono strutturate scelte che segnano il passaggio, dalla sicurezza come difesa dagli esclusi, al diritto degli esclusi alla difesa e al riconoscimento di alcuni diritti fondamentali per tutti i cittadini.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.