L’inizio della Casa dei Savoia Carignano risale al primo principe, Tommaso Francesco, figlio di Carlo Emanuele I, vissuto fra il 1596 e il 1656. A lui, quindi, occorre fare riferimento per seguire la nascita e la prima evoluzione del patrimonio privato dei Carignano, tenendo conto che i successori contribuirono in modo determinante al suo sviluppo. Con la salita al trono di Carlo Alberto il ramo collaterale divenne la Dinastia regnante. Difficile si presenta l’identificazione di un patrimonio privato ai tempi dello Stato assoluto sabaudo, quando le risorse necessarie alla vita del Sovrano e della sua Corte ricadevano praticamente nel bilancio dello Stato. Era possibile per i principi non regnanti costituirsi un patrimonio privato, attraverso le risorse finanziare che potevano derivare da compensi, per gli uffici ricoperti e gli incarichi svolti nell’amministrazione dello Stato e nel servizio militare, da eredità e legati avuti personalmente, da parenti soprattutto ma non solo, e da un eventuale appannaggio, il cui reddito era in loro piena disponibilità. E’ possibile individuare uno stretto collegamento fra le vicende dell’appannaggio e la formazione del patrimonio privato dei Savoia Carignano tra Seicento e Ottocento. Quando i diversi Principi del ramo collaterale poterono usufruire in modo completo dei proventi della dotazione dell’appannaggio ebbero le disponibilità finanziarie necessarie per investire in beni mobili e immobili.

Il patrimonio privato dei Savoia. Tommaso di Savoia Carignano (1596-1656)

PICCO, Leila
2004-01-01

Abstract

L’inizio della Casa dei Savoia Carignano risale al primo principe, Tommaso Francesco, figlio di Carlo Emanuele I, vissuto fra il 1596 e il 1656. A lui, quindi, occorre fare riferimento per seguire la nascita e la prima evoluzione del patrimonio privato dei Carignano, tenendo conto che i successori contribuirono in modo determinante al suo sviluppo. Con la salita al trono di Carlo Alberto il ramo collaterale divenne la Dinastia regnante. Difficile si presenta l’identificazione di un patrimonio privato ai tempi dello Stato assoluto sabaudo, quando le risorse necessarie alla vita del Sovrano e della sua Corte ricadevano praticamente nel bilancio dello Stato. Era possibile per i principi non regnanti costituirsi un patrimonio privato, attraverso le risorse finanziare che potevano derivare da compensi, per gli uffici ricoperti e gli incarichi svolti nell’amministrazione dello Stato e nel servizio militare, da eredità e legati avuti personalmente, da parenti soprattutto ma non solo, e da un eventuale appannaggio, il cui reddito era in loro piena disponibilità. E’ possibile individuare uno stretto collegamento fra le vicende dell’appannaggio e la formazione del patrimonio privato dei Savoia Carignano tra Seicento e Ottocento. Quando i diversi Principi del ramo collaterale poterono usufruire in modo completo dei proventi della dotazione dell’appannaggio ebbero le disponibilità finanziarie necessarie per investire in beni mobili e immobili.
2004
Centro studi piemontesi
1
159
8882620301
L. PICCO
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