L’area del Roero e della Langa albese è caratterizzata da una prevalente economia agricola, soprattutto vigneto e frutteto, con attività industriali connesse alla trasformazione dei prodotti agricoli. Le attività agricole ed agroindustriali, insieme alla morfologia, alla natura del substrato (litologia e suoli) e al clima locale, che ne condizionano l’affermazione, conferiscono al paesaggio della regione in esame, il tipico aspetto di ambiente agricolo diffusamente antropizzato. Negli ultimi decenni i significativi progressi tecnologici, inerenti indirizzi e modelli di gestione delle attività agricole, l’evoluzione dei processi produttivi, la mobilità della popolazione e, talora, l’abbandono di pratiche colturali tradizionali e delle aree marginali o meno vocate alle colture di pregio, hanno incrementato il peso del fattore antropico, con accentuazione di alcuni fenomeni di degrado e dissesto, che hanno investito sia i versanti, sia i fondovalle. Si tratta di dissesti diffusi, di dimensioni assai variabili, che investono il substrato roccioso o la coltre pedogenetica più superficiale, solitamente associati (conseguenti) a fenomeni meteorologici estremi, la cui ricorrenza appare in aumento. Nel lavoro viene proposta una sintetica disamina dell’insieme dei fattori a cui si fa cenno, analizzati in funzione delle loro interazioni e degli effetti sulla conservazione del suolo e della valorizzazione delle produzioni agrarie.
Aspetti del paesaggio agrario della Langa e dell'Albese
AJASSA, Roberto;
2004-01-01
Abstract
L’area del Roero e della Langa albese è caratterizzata da una prevalente economia agricola, soprattutto vigneto e frutteto, con attività industriali connesse alla trasformazione dei prodotti agricoli. Le attività agricole ed agroindustriali, insieme alla morfologia, alla natura del substrato (litologia e suoli) e al clima locale, che ne condizionano l’affermazione, conferiscono al paesaggio della regione in esame, il tipico aspetto di ambiente agricolo diffusamente antropizzato. Negli ultimi decenni i significativi progressi tecnologici, inerenti indirizzi e modelli di gestione delle attività agricole, l’evoluzione dei processi produttivi, la mobilità della popolazione e, talora, l’abbandono di pratiche colturali tradizionali e delle aree marginali o meno vocate alle colture di pregio, hanno incrementato il peso del fattore antropico, con accentuazione di alcuni fenomeni di degrado e dissesto, che hanno investito sia i versanti, sia i fondovalle. Si tratta di dissesti diffusi, di dimensioni assai variabili, che investono il substrato roccioso o la coltre pedogenetica più superficiale, solitamente associati (conseguenti) a fenomeni meteorologici estremi, la cui ricorrenza appare in aumento. Nel lavoro viene proposta una sintetica disamina dell’insieme dei fattori a cui si fa cenno, analizzati in funzione delle loro interazioni e degli effetti sulla conservazione del suolo e della valorizzazione delle produzioni agrarie.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Aspetti del paesaggio agrario.pdf
Accesso riservato
Tipo di file:
POSTPRINT (VERSIONE FINALE DELL’AUTORE)
Dimensione
929.17 kB
Formato
Adobe PDF
|
929.17 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.