Da Cavour a Menelik: in tavola tra storia e cronaca

A partire dalla seconda metà dell’Ottocento, con l’affermazione del servizio alla russa, si diffonde in Italia l’uso del menu, in cui si fondono insieme creatività culinaria e linguistica. Nella denominazione delle portate, la valorizzazione dei piatti è spesso affidata al rimando antroponimico o toponimico, che compare in qualità di determinante, nella forma “alla + nome proprio”. Alla base della sequenza può essere riconosciuto un legame con un avvenimento storico o politico, solitamente da collocarsi nel campo dell’aneddotica; la forma può poi radicarsi diventando evocativa di una preparazione specifica. Nei menu celebrativi il riferimento onomastico diventa l’occasione per esplicitare l’adesione a valori o ideologie, traducendosi spesso in omaggio politico. Il contributo si propone di esaminare questa specifica tipologia onimica, facendo riferimento alla documentazione relativa a Torino e al Piemonte nel periodo compreso tra l’Unità e i primi decenni del Novecento.