Le grandi riforme dell’accentramento sei - settecentesco sabaudo, volto a potenziare i molteplici ruoli dell’Intendente e a raggiungere il massimo livello possibile( compatibilmente con il regime del privilegio) di uniformità nel trattamento delle diverse comunità, caratterizzano la storia della Provincia e delle sue attribuzioni. Dopo le innovazioni del periodo napoleonico, la Restaurazione ridiscute a fondo i rapporti centro-periferia; le riforme carlo-albertine mirano a realizzare, attraverso la nuova legge comunale e provinciale del 1847, un rafforzamento della monarchia consultiva. Nel periodo risorgimentale, la legge Rattazzi del 1859, poi adattata al regno d’Italia, contrassegnerà definitivamente la scelta politica dell’accentramento statualista.
La Provincia di Torino dall'antico regime all'avvento del fascismo. Panorama storico giuridico
GENTA TERNAVASIO, Enrico Michele Martino
2009-01-01
Abstract
Le grandi riforme dell’accentramento sei - settecentesco sabaudo, volto a potenziare i molteplici ruoli dell’Intendente e a raggiungere il massimo livello possibile( compatibilmente con il regime del privilegio) di uniformità nel trattamento delle diverse comunità, caratterizzano la storia della Provincia e delle sue attribuzioni. Dopo le innovazioni del periodo napoleonico, la Restaurazione ridiscute a fondo i rapporti centro-periferia; le riforme carlo-albertine mirano a realizzare, attraverso la nuova legge comunale e provinciale del 1847, un rafforzamento della monarchia consultiva. Nel periodo risorgimentale, la legge Rattazzi del 1859, poi adattata al regno d’Italia, contrassegnerà definitivamente la scelta politica dell’accentramento statualista.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
2009 La provincia di Torino dall'antico regime al fascismo.pdf
Accesso aperto
Tipo di file:
PDF EDITORIALE
Dimensione
6.29 MB
Formato
Adobe PDF
|
6.29 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.