Come operano i movimenti fondamentalisti nei paesi democratici? Come agiscono in contesti in cui, per effetto degli equilibri istituzionali e del pluralismo, non possono fondare uno Stato etico ispirato alla loro credenza religiosa, ma devono limitarsi a perseguire obiettivi di breve periodo e risultati legislativi comunque reversibili? In questo volume sono presi in esame tre movimenti emblematici: quello islamista in Turchia, quello nazional-religioso ebraico in Israele e quello indù in India, nell'arco temporale che va dagli anni Ottanta ad oggi. Che cosa li accomuna e che cosa li differenzia? Esiste un modello comune di azione politica? E soprattutto, quali obiettivi hanno raggiunto e quali effetti hanno prodotto nelle dinamiche dei rispettivi sistemi politici? A tutte queste domande Luca Ozzano tenta di fornire risposte che si discostano dagli approcci più convenzionali. Giungendo a constatare che nessuno tra i movimenti presi in esame è riuscito, in tre decenni di attività, a ottenere vittorie significative su questioni di rilievo. Ciononostante essi sono ancora in grado di mobilitare risorse identitarie che rinviano a valori diffusi nelle società in cui agiscono; ed è per questo che non è possibile, all'oggi, relegarli ai margini del sistema politico.
Fondamentalismo e democrazia. La destra religiosa alla conquista della sfera pubblica in India, Israele e Turchia
OZZANO, LUCA
2009-01-01
Abstract
Come operano i movimenti fondamentalisti nei paesi democratici? Come agiscono in contesti in cui, per effetto degli equilibri istituzionali e del pluralismo, non possono fondare uno Stato etico ispirato alla loro credenza religiosa, ma devono limitarsi a perseguire obiettivi di breve periodo e risultati legislativi comunque reversibili? In questo volume sono presi in esame tre movimenti emblematici: quello islamista in Turchia, quello nazional-religioso ebraico in Israele e quello indù in India, nell'arco temporale che va dagli anni Ottanta ad oggi. Che cosa li accomuna e che cosa li differenzia? Esiste un modello comune di azione politica? E soprattutto, quali obiettivi hanno raggiunto e quali effetti hanno prodotto nelle dinamiche dei rispettivi sistemi politici? A tutte queste domande Luca Ozzano tenta di fornire risposte che si discostano dagli approcci più convenzionali. Giungendo a constatare che nessuno tra i movimenti presi in esame è riuscito, in tre decenni di attività, a ottenere vittorie significative su questioni di rilievo. Ciononostante essi sono ancora in grado di mobilitare risorse identitarie che rinviano a valori diffusi nelle società in cui agiscono; ed è per questo che non è possibile, all'oggi, relegarli ai margini del sistema politico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.