EFFICIENZA ECONOMICA E UTILIZZO DEI FATTORI PRODUTTIVI IN SANITÀ: UN BENCHMARKING TRA REGIONI ITALIANE

Le modifiche apportate al decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165 dal decreto legislativo 27 ottobre 2009 n. 150 sulla valutazione delle amministrazioni si regge in gran parte sulla individuazione di indicatori condivisi, per la misurazione e trasparenza delle prestazioni conseguite. Il decreto persegue tre obiettivi tra loro strettamente collegati: la misurazione e la valutazione delle performance, la trasparenza e la rendicontazione, la retribuzione del merito. Nell’ambito della misurazione e valutazione la novità, in un certo senso strategica rispetto al passato, sta nella valutazione delle prestazioni dell’amministrazione; valutazione che deve precedere quella delle singole unità, dei dirigenti e del personale. Il primo rilevante problema in questa prospettiva è quindi come individuare un indicatore sintetico di efficienza basato su relazioni causali fra numerose variabili di gestione e di prestazioni professionali che caratterizzano gran parte delle amministrazioni pubbliche, in particolare le autonomie locali. In questo saggio, prendendo come riferimento la Sanità pubblica, si vuole dare un contributo al tema della misurazione la cui soluzione si può ritenere fondamentale per una implementazione effettiva del decreto dell’ottobre 2009. Questo contributo sulla Sanità pubblica, inoltre, prende in considerazione la dimensione regionale per due motivi. Dal punto di vista metodologico, la dimensione regionale sembra essere quella dimensione intermedia in grado di consentire a livello macro un confronto aggregato tra prestazioni amministrative. Da un punto di vista istituzionale il livello regionale rappresenta anche quello spazio politico amministrativo più in grado di recepire quei segnali di evoluzione dell’ amministrazione burocratica grazie all’implementazione di uno Stato Federale e attraverso la governance.