L'argomento di questo lavoro è la validazione delle parametrlzzazioni relative agli scambi di alcune proprietà fisiche (quali calore, umidità, momento, ecc.) nella strato interfacciale al di sopra della superficie terrestre in funzione del tipo di terreno e di vegetazione esistenti. Questo è stato effettuato utilizzando dati sperimentali relativi a siti di osservazione diversi tra di loro ed anche a periodi climatici differenti, al fine di verificare la capacità, da parte del modello, di riprodurre i bilanci nello strato superficiale, tenendo conto della stretta interconnessione di processi climatici, idrologici ed anche biologici. Il modello utilizzato per tale scopo è il LSPM. acronimo di Land Surface Process Model, che è un modello di tipo climatonomico sviluppato ed attualmente installato presso l'Istituto di Fisica Generale dell'Università di Torino. In questo modello, gli effetti sopra descritti vengono pararnetrizzati utilizzando equazioni che sono ovviamente semplificate rispetto alla complessità fisica del problema in sé, ma risultano sufiicienti per ottenere una descrizione abbastanza accurata dei processi in gioco. La caratteristica principale del LSPM è, pertanto, la capacita di calcolare stime soddisfacenti dei bilanci summenzionati mantenendo nel contempo una struttura relativamente semplice e, soprattutto. richiedendo un numero di parametri (di descrizione della vegetazione e del suolo) non molto elevato (soprattutto se confrontato con altri modelli simili, quali il SiB di Sellers e al., 1986, o il BATS di Dickinson e al., 1986).
Validazione di un modello numerico per la parametrizzazione dei flussi superficiali di massa, energia meccanica e termica
LONGHETTO, Arnaldo;CASSARDO, Claudio;
1993-01-01
Abstract
L'argomento di questo lavoro è la validazione delle parametrlzzazioni relative agli scambi di alcune proprietà fisiche (quali calore, umidità, momento, ecc.) nella strato interfacciale al di sopra della superficie terrestre in funzione del tipo di terreno e di vegetazione esistenti. Questo è stato effettuato utilizzando dati sperimentali relativi a siti di osservazione diversi tra di loro ed anche a periodi climatici differenti, al fine di verificare la capacità, da parte del modello, di riprodurre i bilanci nello strato superficiale, tenendo conto della stretta interconnessione di processi climatici, idrologici ed anche biologici. Il modello utilizzato per tale scopo è il LSPM. acronimo di Land Surface Process Model, che è un modello di tipo climatonomico sviluppato ed attualmente installato presso l'Istituto di Fisica Generale dell'Università di Torino. In questo modello, gli effetti sopra descritti vengono pararnetrizzati utilizzando equazioni che sono ovviamente semplificate rispetto alla complessità fisica del problema in sé, ma risultano sufiicienti per ottenere una descrizione abbastanza accurata dei processi in gioco. La caratteristica principale del LSPM è, pertanto, la capacita di calcolare stime soddisfacenti dei bilanci summenzionati mantenendo nel contempo una struttura relativamente semplice e, soprattutto. richiedendo un numero di parametri (di descrizione della vegetazione e del suolo) non molto elevato (soprattutto se confrontato con altri modelli simili, quali il SiB di Sellers e al., 1986, o il BATS di Dickinson e al., 1986).File | Dimensione | Formato | |
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