1. Introduzione – 2. Procedimenti in camera di consiglio e giurisdizione volontaria – 3. La scelta siste- matica del legislatore del 1942 – 4. Revisioni e critiche al sistema della «giurisdizione volontaria» – 4.1. Giurisdizione volontaria e giurisdizione c.d. «a contenuto oggettivo» – 4.2. Giurisdizione volontaria; procedimenti camerali «unilaterali» e «plurilaterali» – 4.3. Una recente critica al concetto di «giurisdi- zione volontaria» o «non contenziosa» – 5. Modello camerale e situazioni tutelabili – 6. Il procedimento camerale in materia societaria, la sua inattitudine al giudicato e il significato dell’art. 32, d.lgs. 5/2003 – 6.1. Alcune fattispecie particolari. Lo scioglimento giudiziale della società (art. 2485 c.c.) e la nomina giudiziale del liquidatore (art. 2487 c.c.) – 6.2. (Segue): l’esecuzione delle delibere «nonostante l’oppo- sizione» nel caso dell’art. 2447 quater c.c. e negli altri casi elencati dall’art. 33, d.lgs. 5/2003. L’art. 2409 e l’art. 2476 c.c. Gli artt. 2275, cpv., e 2487, 4° co., c.c. – 6.3. Le statuizioni sulle spese e quelle «a con- tenuto processuale» – 6.4. Considerazioni «a margine» relative ad alcuni procedimenti sanzionatori – 7. La distinzione fra procedimenti camerali «unilaterali» e «plurilaterali» – 7.1. Precisazioni sul principio distintivo; perplessità sulla tecnica adoperata negli artt. 29 e 33, d.lgs. 5/2003
Introduzione ai procedimenti camerali in materia societaria
TURRONI, DAVIDE
2008-01-01
Abstract
1. Introduzione – 2. Procedimenti in camera di consiglio e giurisdizione volontaria – 3. La scelta siste- matica del legislatore del 1942 – 4. Revisioni e critiche al sistema della «giurisdizione volontaria» – 4.1. Giurisdizione volontaria e giurisdizione c.d. «a contenuto oggettivo» – 4.2. Giurisdizione volontaria; procedimenti camerali «unilaterali» e «plurilaterali» – 4.3. Una recente critica al concetto di «giurisdi- zione volontaria» o «non contenziosa» – 5. Modello camerale e situazioni tutelabili – 6. Il procedimento camerale in materia societaria, la sua inattitudine al giudicato e il significato dell’art. 32, d.lgs. 5/2003 – 6.1. Alcune fattispecie particolari. Lo scioglimento giudiziale della società (art. 2485 c.c.) e la nomina giudiziale del liquidatore (art. 2487 c.c.) – 6.2. (Segue): l’esecuzione delle delibere «nonostante l’oppo- sizione» nel caso dell’art. 2447 quater c.c. e negli altri casi elencati dall’art. 33, d.lgs. 5/2003. L’art. 2409 e l’art. 2476 c.c. Gli artt. 2275, cpv., e 2487, 4° co., c.c. – 6.3. Le statuizioni sulle spese e quelle «a con- tenuto processuale» – 6.4. Considerazioni «a margine» relative ad alcuni procedimenti sanzionatori – 7. La distinzione fra procedimenti camerali «unilaterali» e «plurilaterali» – 7.1. Precisazioni sul principio distintivo; perplessità sulla tecnica adoperata negli artt. 29 e 33, d.lgs. 5/2003I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.