L’autrice analizza la prima sentenza nella quale la Corte di Giustizia europea si confronta, in assenza di un divieto comunitario di discriminazioni nel lavoro basate sull'orientamento sessuale, con la pretesa di applicare a tutela dei lavoratori omosessuali i divieti di discriminazione per sesso, indagando le ragioni giuridiche (ma anche politiche) che possono aver determinato il rifiuto, nella pronuncia Grant, di assecondare tale prospettiva.
Orientamento sessuale del lavoratore e divieti comunitari di discriminazioni in base al sesso
IZZI, Daniela
1998-01-01
Abstract
L’autrice analizza la prima sentenza nella quale la Corte di Giustizia europea si confronta, in assenza di un divieto comunitario di discriminazioni nel lavoro basate sull'orientamento sessuale, con la pretesa di applicare a tutela dei lavoratori omosessuali i divieti di discriminazione per sesso, indagando le ragioni giuridiche (ma anche politiche) che possono aver determinato il rifiuto, nella pronuncia Grant, di assecondare tale prospettiva.File in questo prodotto:
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