Un ripensamento dell'effettivo significato dell'ontologismo giobertiano, in particolare così come esso emerge compiutamente nelle opere filosofiche postume, s'impone quale problema ancor oggi del tutto irrisolto, la cui soluzione potrebbe apportare nuovi chiarimenti circa la peculiare posizione di uno dei più significativi pensatori del Risorgimento italiano sia rispetto all'idealismo tedesco, soprattutto Hegel e Schelling, sia al "realismo tipicamente platonico" fatto proprio da Malebranche nella dottrina della visione immediata e intuitiva del vero. Gioberti mira infatti a dar vita ad una sintesi originale che tenga conto allo stesso tempo della passività e dell'attività riflessiva dello spirito umano, vale a dire dell'“obbiettività” (o trascendenza) e della “subbiettività” (o immanenza relativa) della verità.
L’“ontologia trinitaria” nelle opere postume di Vincenzo Gioberti
CUOZZO, Gianluca
1998-01-01
Abstract
Un ripensamento dell'effettivo significato dell'ontologismo giobertiano, in particolare così come esso emerge compiutamente nelle opere filosofiche postume, s'impone quale problema ancor oggi del tutto irrisolto, la cui soluzione potrebbe apportare nuovi chiarimenti circa la peculiare posizione di uno dei più significativi pensatori del Risorgimento italiano sia rispetto all'idealismo tedesco, soprattutto Hegel e Schelling, sia al "realismo tipicamente platonico" fatto proprio da Malebranche nella dottrina della visione immediata e intuitiva del vero. Gioberti mira infatti a dar vita ad una sintesi originale che tenga conto allo stesso tempo della passività e dell'attività riflessiva dello spirito umano, vale a dire dell'“obbiettività” (o trascendenza) e della “subbiettività” (o immanenza relativa) della verità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.