L'articolo, che trae spunto da Cons. Stato ad. plen. 30 ottobre 1981, n. 7, affronta l'annoso problema del riconoscimento al pubblico dipendente, creditore nei confronti della p.a., della maggior somma derivante dalla svalutazione monetaria e dell' organo giurisdizionale competente ad attribuirlo. Vengono ricordate dall' A. le principali decisioni precedenti che esprimevano un indirizzo diverso e la sentenza della Corte Costituzionale che aveva rigettato la questione di legittimità costituzionale proposta nei confronti dell' art. 429 c.p.c.. L' A. rileva però come anche il nuovo orientamento del Consiglio di Stato lasci interrogativi legati alla configurazione concreta della domanda di rivalutazione e, in particolare, non risolva il problema se la domanda debba essere proposta espressamente dalla parte istante o possa essere sollevata d' ufficio dal giudicante in ossequio a quanto disposto dall' art. 429 c.p.c..
RIVALUTAZIONE DEI CREDITI DI LAVORO, PUBBLICO IMPIEGO E GIURISDIZIONE AMMINISTRATIVA
GALLO, Carlo Emanuele
1983-01-01
Abstract
L'articolo, che trae spunto da Cons. Stato ad. plen. 30 ottobre 1981, n. 7, affronta l'annoso problema del riconoscimento al pubblico dipendente, creditore nei confronti della p.a., della maggior somma derivante dalla svalutazione monetaria e dell' organo giurisdizionale competente ad attribuirlo. Vengono ricordate dall' A. le principali decisioni precedenti che esprimevano un indirizzo diverso e la sentenza della Corte Costituzionale che aveva rigettato la questione di legittimità costituzionale proposta nei confronti dell' art. 429 c.p.c.. L' A. rileva però come anche il nuovo orientamento del Consiglio di Stato lasci interrogativi legati alla configurazione concreta della domanda di rivalutazione e, in particolare, non risolva il problema se la domanda debba essere proposta espressamente dalla parte istante o possa essere sollevata d' ufficio dal giudicante in ossequio a quanto disposto dall' art. 429 c.p.c..I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.