La riforma del diritto societario del 2003 ha introdotto una disciplina innovativa dell'arbitrato societario, finalizzata a superare molti dei preesistenti dubbi interpretativi e ostacoli che giurisprudenza e dottrina frapponevano al ricorso a questa forma di risoluzione delle controversie. Una delle più gravi pecche della riforma in materia arbitrale societaria è senza dubbio la scarsa chiarezza in ordine alla possibile sopravvivenza delle clausole compromissiorie non conformi al nuovo dettato normativo, che impone l'eterodesignazione degli arbitri. In questo saggio l'autore prende posizione nel senso della possibile convivenza (cd tesi del doppio binario), traendo spunto da recenti orientamenti della corte di appello piemontese.
Arbitrato societario: nuove conferme per il «doppio binario»
Stefano A. Cerrato
2007-01-01
Abstract
La riforma del diritto societario del 2003 ha introdotto una disciplina innovativa dell'arbitrato societario, finalizzata a superare molti dei preesistenti dubbi interpretativi e ostacoli che giurisprudenza e dottrina frapponevano al ricorso a questa forma di risoluzione delle controversie. Una delle più gravi pecche della riforma in materia arbitrale societaria è senza dubbio la scarsa chiarezza in ordine alla possibile sopravvivenza delle clausole compromissiorie non conformi al nuovo dettato normativo, che impone l'eterodesignazione degli arbitri. In questo saggio l'autore prende posizione nel senso della possibile convivenza (cd tesi del doppio binario), traendo spunto da recenti orientamenti della corte di appello piemontese.File | Dimensione | Formato | |
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060 CERRATO Arbitrato societario Giur it 2007 2237 ss.pdf
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