L’azione di classe risarcitoria, prevista dall’art. 140-bis del codice del consumo, nonostante la sua importanza quale strumento di lotta al danno di massa, stenta ad affermarsi nella pratica. Le sue restrizioni soggettive, che la relegano ai rapporti fra consumatori ed imprenditori, la rigida demarcazione delle materie (contratti seriali, prodotti dannosi, pratiche scorrette, illeciti antitrust), ed una normativa lacunosa e contraddittoria ne fanno uno strumento ancora debole. Tuttavia le recenti evoluzioni legislative – ed in particolare la reintroduzione degli interessi collettivi – l’incessante dibattito comunitario e la pressione esercitata dall’esperienza nordamericana invitano l’interprete ad oltrepassare la lettera di legge, per dare alla nostra class action un più forte impatto applicativo. In quest’opera interpretativa sono soprattutto i profili sostanziali a guadagnare il centro dell’attenzione: la qualità di consumatore adatta all’uso del rimedio, l’appartenenza delle pretese al suo ambito oggettivo, l’omogeneità delle situazioni aggregabili ed infine la liquidazione equitativa del danno di massa sono – e resteranno – il vero fulcro della discussione.

L'azione di classe nel diritto italiano. Profili sostanziali

FERRANTE, Edoardo
2012-01-01

Abstract

L’azione di classe risarcitoria, prevista dall’art. 140-bis del codice del consumo, nonostante la sua importanza quale strumento di lotta al danno di massa, stenta ad affermarsi nella pratica. Le sue restrizioni soggettive, che la relegano ai rapporti fra consumatori ed imprenditori, la rigida demarcazione delle materie (contratti seriali, prodotti dannosi, pratiche scorrette, illeciti antitrust), ed una normativa lacunosa e contraddittoria ne fanno uno strumento ancora debole. Tuttavia le recenti evoluzioni legislative – ed in particolare la reintroduzione degli interessi collettivi – l’incessante dibattito comunitario e la pressione esercitata dall’esperienza nordamericana invitano l’interprete ad oltrepassare la lettera di legge, per dare alla nostra class action un più forte impatto applicativo. In quest’opera interpretativa sono soprattutto i profili sostanziali a guadagnare il centro dell’attenzione: la qualità di consumatore adatta all’uso del rimedio, l’appartenenza delle pretese al suo ambito oggettivo, l’omogeneità delle situazioni aggregabili ed infine la liquidazione equitativa del danno di massa sono – e resteranno – il vero fulcro della discussione.
2012
CEDAM
1
257
9788813314743
danni di massa; ritorno degli interessi collettivi; rivoluzione a metà; legislatore contraddittorio; modelli d’oltreoceano; “jus” ed “actio”; codici di settore; tutela del consumatore; prova della qualità di consumatore; uso promiscuo; liti fittizie; consumatore “curatore adeguato”; conflitto d’interessi; mandato alle associazioni; legittimazione attiva dipendente; comitati; status abnorme di aderente; diritti contrattuali; accertamenti incidentali; vendita al consumo; responsabilità precontrattuale; danno da prodotto o servizio; prova “quantitativa” del nesso causale; pratiche commerciali scorrette; comportamenti anticoncorrenziali; ambito temporale; “fluire del tempo”; abuso del potere legislativo di proroga; illecito escluso “ratione temporis” dalla tutela di classe; omogeneità dei diritti; comunanza delle questioni di fatto e di diritto; azioni in materia bancaria; trasporti di linea; danno da fumo; liquidazione equitativa; risarcimento fluido; danni punitivi; danni di massa non patrimoniali
E. FERRANTE
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