La crisi greca ha messo in evidenza come l’UEM - confidando nel successo delle sue politiche, nell’efficacia del processo di convergenza preliminare all’adozione dell’euro e nelle verifiche sullo stato delle finanze pubbliche previste dal Patto di stabilità e crescita - non si fosse mai dotata di strumenti di crisis management per far fronte a shock o attacchi speculativi asimmetrici riguardanti i paesi appartenenti alla zona euro. L’eccezionale livello di indebitamento raggiunto dalla Grecia nel corso del 2009 ha inoltre aperto il dibattito sul come realizzare un intervento coordinato a suo sostegno, nel rispetto delle disposizioni del Trattato ed evitando per il futuro l’innescarsi di fenomeni di moral hazard. L'articolo studia le problematiche legate all'adozione di misure di sostegno per i Paesi in difficoltà nel rispetto delle norme dei Trattati UE. SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. Il contesto normativo in cui si inseriscono le misure di sostegno alla Grecia. – 2a. I divieti di bail-out, di facilitazioni creditizie e di accesso privilegiato alle istituzioni finanziarie. – 2b. Il meccanismo di assistenza finanziaria ai Paesi non appartenenti all’area euro. – 3. Soluzioni proposte e adottate per la risoluzione della crisi greca e per preservare la stabilità finanziaria dell’UE. – 3a. La proposta di istituire il Fondo Monetario Europeo e il prestito bilaterale coordinato dei Paesi euro alla Grecia. – 3b. Il Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (EFSM). – 3c. L’European Financial Stability Facility (EFSF). – 3d. La decisione della BCE di acquistare titoli del debito pubblico sui mercati secondari. – 3e. La Comunicazione della Commissione europea e il “Papier franco-allemand”. – 4. Osservazioni conclusive. (Le idee espresse nello scritto, aggiornato al 31 agosto 2010, sono frutto di riflessione comune dei due autori. Roberto Cisotta ha redatto i paragrafi 1 e 2, Annamaria Viterbo il paragrafo 3; le osservazioni conclusive sono state redatte dai due autori congiuntamente).
La crisi della Grecia, l'attacco speculativo all'euro e le risposte dell'Unione Europea
VITERBO, Annamaria;
2010-01-01
Abstract
La crisi greca ha messo in evidenza come l’UEM - confidando nel successo delle sue politiche, nell’efficacia del processo di convergenza preliminare all’adozione dell’euro e nelle verifiche sullo stato delle finanze pubbliche previste dal Patto di stabilità e crescita - non si fosse mai dotata di strumenti di crisis management per far fronte a shock o attacchi speculativi asimmetrici riguardanti i paesi appartenenti alla zona euro. L’eccezionale livello di indebitamento raggiunto dalla Grecia nel corso del 2009 ha inoltre aperto il dibattito sul come realizzare un intervento coordinato a suo sostegno, nel rispetto delle disposizioni del Trattato ed evitando per il futuro l’innescarsi di fenomeni di moral hazard. L'articolo studia le problematiche legate all'adozione di misure di sostegno per i Paesi in difficoltà nel rispetto delle norme dei Trattati UE. SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. Il contesto normativo in cui si inseriscono le misure di sostegno alla Grecia. – 2a. I divieti di bail-out, di facilitazioni creditizie e di accesso privilegiato alle istituzioni finanziarie. – 2b. Il meccanismo di assistenza finanziaria ai Paesi non appartenenti all’area euro. – 3. Soluzioni proposte e adottate per la risoluzione della crisi greca e per preservare la stabilità finanziaria dell’UE. – 3a. La proposta di istituire il Fondo Monetario Europeo e il prestito bilaterale coordinato dei Paesi euro alla Grecia. – 3b. Il Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (EFSM). – 3c. L’European Financial Stability Facility (EFSF). – 3d. La decisione della BCE di acquistare titoli del debito pubblico sui mercati secondari. – 3e. La Comunicazione della Commissione europea e il “Papier franco-allemand”. – 4. Osservazioni conclusive. (Le idee espresse nello scritto, aggiornato al 31 agosto 2010, sono frutto di riflessione comune dei due autori. Roberto Cisotta ha redatto i paragrafi 1 e 2, Annamaria Viterbo il paragrafo 3; le osservazioni conclusive sono state redatte dai due autori congiuntamente).File | Dimensione | Formato | |
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