La predisposizione bilaterale di clausole standard, tipica dei rapporti fra imprese di medie e grandi dimensioni, dà facilmente luogo al fenomeno della c.d. “battaglia dei formulari” (“battle of forms”): le condizioni generali predisposte dall’una e dall’altra parte tendono inevitabilmente a contraddirsi, fino a porre in dubbio non solo il “quomodo” del contratto, ma persino l’“an”. Fra le svariate soluzioni proposte in ambito internazionale (“first shot-”, “last shot-”, “knock out-” e “mirror image-rule”), il Tribunale federale tedesco (BGH), dovendo decidere un caso sottoposto alla Convenzione di Vienna sulla vendita mobiliare internazionale (CISG), ha adottato una linea trasversale: quale che sia la soluzione preferibile in astratto, il conflitto fra formulari dovrà sempre essere composto secondo buona fede. Ne discende un insegnamento destinato ad incidere profondamente sulla giurisprudenza europea e mondiale; ma ne discende anche una sensazione d’inadeguatezza di talune norme, come l’art. 19 CISG, che paiono insufficienti a reggere il contrasto fra condizioni fisse.

La "battle of forms" nella Convenzione di Vienna: una recente decisione del Tribunale federale tedesco

FERRANTE, Edoardo
2003-01-01

Abstract

La predisposizione bilaterale di clausole standard, tipica dei rapporti fra imprese di medie e grandi dimensioni, dà facilmente luogo al fenomeno della c.d. “battaglia dei formulari” (“battle of forms”): le condizioni generali predisposte dall’una e dall’altra parte tendono inevitabilmente a contraddirsi, fino a porre in dubbio non solo il “quomodo” del contratto, ma persino l’“an”. Fra le svariate soluzioni proposte in ambito internazionale (“first shot-”, “last shot-”, “knock out-” e “mirror image-rule”), il Tribunale federale tedesco (BGH), dovendo decidere un caso sottoposto alla Convenzione di Vienna sulla vendita mobiliare internazionale (CISG), ha adottato una linea trasversale: quale che sia la soluzione preferibile in astratto, il conflitto fra formulari dovrà sempre essere composto secondo buona fede. Ne discende un insegnamento destinato ad incidere profondamente sulla giurisprudenza europea e mondiale; ma ne discende anche una sensazione d’inadeguatezza di talune norme, come l’art. 19 CISG, che paiono insufficienti a reggere il contrasto fra condizioni fisse.
2003
2003
1
485
511
“Battaglia dei formulari” (“battle of forms”); predisposizione multilaterale di clausole uniformi; adesione reciproca; Convenzione di Vienna (CISG); Tribunale federale tedesco (BGH); c.d. “first shot-rule”; c.d. “last shot-rule”; c.d. “knock out-rule”; c.d. “mirror image-rule”; dissenso occulto sulle condizioni generali bilateralmente predisposte; lacune interne e lacune esterne; buona fede; unitarietà dei formulari
E. FERRANTE
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