Col “Piano d’azione” della Commissione UE (12 febbraio 2003) il processo d’armonizzazione del diritto contrattuale europeo è entrato nel vivo. Il documento comunitario è un osservatorio prima che un programma di lavoro. Vi si trovano sintetizzate le esperienze maturate grazie ad un intenso dibattito accademico, professionale, politico; e come conseguenza si tracciano alcuni profili d’intervento, utili a raggiungere gradatamente l’obiettivo dell’uniformità normativa: misure di carattere inderogabile, come regolamenti e direttive volti ad accrescere la coerenza dell’“acquis” comunitario; misure non autoritative, come la stesura di un “quadro comune di riferimento” (“common frame of reference”) o la raccolta e diffusione di formulari standard per agevolare la convergenza della contrattualistica; ed infine misure normative sì ma (preferenzialmente) opzionali, come l’idea di un codice europeo dei contratti. In tutto ciò il “Piano” mostra un approccio moderato ed antipositivista, assai lontano dalla mentalità dei codificatori nazionali.

Brevi note a margine del “Piano d’azione” sul diritto contrattuale europeo

FERRANTE, Edoardo
2003-01-01

Abstract

Col “Piano d’azione” della Commissione UE (12 febbraio 2003) il processo d’armonizzazione del diritto contrattuale europeo è entrato nel vivo. Il documento comunitario è un osservatorio prima che un programma di lavoro. Vi si trovano sintetizzate le esperienze maturate grazie ad un intenso dibattito accademico, professionale, politico; e come conseguenza si tracciano alcuni profili d’intervento, utili a raggiungere gradatamente l’obiettivo dell’uniformità normativa: misure di carattere inderogabile, come regolamenti e direttive volti ad accrescere la coerenza dell’“acquis” comunitario; misure non autoritative, come la stesura di un “quadro comune di riferimento” (“common frame of reference”) o la raccolta e diffusione di formulari standard per agevolare la convergenza della contrattualistica; ed infine misure normative sì ma (preferenzialmente) opzionali, come l’idea di un codice europeo dei contratti. In tutto ciò il “Piano” mostra un approccio moderato ed antipositivista, assai lontano dalla mentalità dei codificatori nazionali.
2003
2003
1
677
698
“Piano d’azione”; diritto contrattuale europeo; armonizzazione; Commissione UE; “acquis comunitario; clausole contrattuali standard; strumento opzionale; codice europeo dei contratti; direttiva 44/99/CE; uniformazione minimale; quadro comune di riferimento; “Principles of European Contract Law” (PECL); antipositivismo.
E. FERRANTE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
CeI-Eur. 2003 (11).pdf

Accesso riservato

Tipo di file: PDF EDITORIALE
Dimensione 24.83 MB
Formato Adobe PDF
24.83 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/118884
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact