Il saggio offre una prospettiva in buona parte inedita su un periodo della vita di Ermes Visconti che, da teorico della letteratura e minuzioso lettore e correttore dei Promessi Sposi, lo vede imboccare una strada di devozione ascetica mal compresa anche dagli amici più prossimi. Fulcro di questo periodo è la traduzione della seconda parte della Via compendii ad Deum di Giovanni Bona, che Visconti recupera dal sostanziale oblio del secolo precedente per riproporlo alla pietà popolare, entro un quadro di riferimenti culturali e religiosi mutati. La curatrice compie così un percorso di studio che dal testo originale (che pubblicherà in edizione critica nel 2006) giunge fino alla sua ripresa ottocentesca.
«La marque suprême de l’exil». Ermes Visconti e la pratica mistica delle aspirazioni
STROPPA, Sabrina
1997-01-01
Abstract
Il saggio offre una prospettiva in buona parte inedita su un periodo della vita di Ermes Visconti che, da teorico della letteratura e minuzioso lettore e correttore dei Promessi Sposi, lo vede imboccare una strada di devozione ascetica mal compresa anche dagli amici più prossimi. Fulcro di questo periodo è la traduzione della seconda parte della Via compendii ad Deum di Giovanni Bona, che Visconti recupera dal sostanziale oblio del secolo precedente per riproporlo alla pietà popolare, entro un quadro di riferimenti culturali e religiosi mutati. La curatrice compie così un percorso di studio che dal testo originale (che pubblicherà in edizione critica nel 2006) giunge fino alla sua ripresa ottocentesca.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.