Il giovane Cesare, nella Torino notturna degli anni Trenta, si sposta da un locale all’altro, da una pellicola cinematografica a uno spettacolo di varietà, affascinato da ciò che è nuovo (il cinema), ma pur sempre affezionato ai generi più consueti (il teatro). Sono gli interessi e i gusti delle tante controfigure di Pavese, presenti nella sua scrittura. Il saggio si sofferma poi sul «Primo ed ultimo saggio estetico» dedicato da Pavese a Ripp, un poeta originale, un maestro di stile, degno della migliore tradizione italiana, da Chiabrera a Berni, a Gozzano.

Il giovane Pavese tra cinema e varietà

MASOERO, Mariarosa
2009-01-01

Abstract

Il giovane Cesare, nella Torino notturna degli anni Trenta, si sposta da un locale all’altro, da una pellicola cinematografica a uno spettacolo di varietà, affascinato da ciò che è nuovo (il cinema), ma pur sempre affezionato ai generi più consueti (il teatro). Sono gli interessi e i gusti delle tante controfigure di Pavese, presenti nella sua scrittura. Il saggio si sofferma poi sul «Primo ed ultimo saggio estetico» dedicato da Pavese a Ripp, un poeta originale, un maestro di stile, degno della migliore tradizione italiana, da Chiabrera a Berni, a Gozzano.
2009
XI
259
270
Pavese; cinema; teatro; inediti
MASOERO M.
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