Col “Gewährleistungsrechts-Änderungsgesetz” del 5 agosto 2001 l’Austria ha anticipato tutti gli altri Paesi membri nel dare attuazione alla dir. 44/1999 in tema di garanzie nella vendita al consumo. La legge austriaca fonde i precetti attuativi della direttiva, dedicati alla tutela inderogabile del compratore-consumatore, col preesistente statuto generale della vendita: ne è discesa un’accorta integrazione degli strati normativi, espressione di una volontà politica tesa alla recezione costruttiva e propositiva delle norme comunitarie. Contemporaneamente, grazie all’“Entwurf eines Gesetzes zur Modernisierung des Schuldrechts” del 9 maggio 2001 e del lavorìo parlamentare successivo, la Germania ha coltivato propositi ancor più ambiziosi: sfruttare l’occasione della dir. 44/1999 per rivisitare la disciplina della vendita, codificare l’intero diritto dei consumatori ed ammodernare in radice il libro secondo del BGB, largamente fermo alla sua versione del 1896. Voci dall’Europa che il legislatore italiano avrebbe dovuto ascoltare.
L’attuazione della direttiva comunitaria sulle garanzie nella vendita di beni di consumo: la legge austriaca ed il progetto tedesco
FERRANTE, Edoardo
2001-01-01
Abstract
Col “Gewährleistungsrechts-Änderungsgesetz” del 5 agosto 2001 l’Austria ha anticipato tutti gli altri Paesi membri nel dare attuazione alla dir. 44/1999 in tema di garanzie nella vendita al consumo. La legge austriaca fonde i precetti attuativi della direttiva, dedicati alla tutela inderogabile del compratore-consumatore, col preesistente statuto generale della vendita: ne è discesa un’accorta integrazione degli strati normativi, espressione di una volontà politica tesa alla recezione costruttiva e propositiva delle norme comunitarie. Contemporaneamente, grazie all’“Entwurf eines Gesetzes zur Modernisierung des Schuldrechts” del 9 maggio 2001 e del lavorìo parlamentare successivo, la Germania ha coltivato propositi ancor più ambiziosi: sfruttare l’occasione della dir. 44/1999 per rivisitare la disciplina della vendita, codificare l’intero diritto dei consumatori ed ammodernare in radice il libro secondo del BGB, largamente fermo alla sua versione del 1896. Voci dall’Europa che il legislatore italiano avrebbe dovuto ascoltare.File | Dimensione | Formato | |
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