Il contributo in lingua francese discute l’opportunità di attivare un piano valutativo sistematico delle azioni intraprese per valorizzarle e procedere a migliorare quelle future (G. Graugnard, A.M. Oliveira, 2009). Le autrici illustrano i problemi che solleva l’attuazione di un piano valutativo, specie per programmi complessi, come quelli proposti dal progetto “Des Alpes au Sahel”, che si caratterizzano per un’originale integrazione tra interventi centrati sull’“Educazione alla solidarietà internazionale” e azioni volte allo “Sviluppo Sostenibile” (A. Nikolopoulou et al., 2010; G. Storrs, 2010). Tra le difficoltà più evidenti emerge: la definizione dell’oggetto da valutare (quali finalità? Processi di pianificazione o esiti? Quali esiti? Quali aspetti prendere in considerazione? A breve o a lungo termine? Solo sui destinatari diretti o anche su quelli indiretti?), l’individuazione di chi può e/o deve valutare. Si illustrano inoltre i vantaggi della valutazione, un possibile impianto valutativo e alcuni esempi di strategie valutative e strumenti per ciascuno degli aspetti fondamentali coinvolti nella trasformazione che dovrebbe seguire alla realizzazione di un progetto di educazione allo sviluppo e alla solidarietà internazionale: conoscenze e comprensione, valori e atteggiamenti, capacità di giudizio, empatia, acquisizione di strategie per far fronte ai problemi).

Les défis de l’évaluation

COGGI, Cristina;RICCHIARDI, Paola
2011-01-01

Abstract

Il contributo in lingua francese discute l’opportunità di attivare un piano valutativo sistematico delle azioni intraprese per valorizzarle e procedere a migliorare quelle future (G. Graugnard, A.M. Oliveira, 2009). Le autrici illustrano i problemi che solleva l’attuazione di un piano valutativo, specie per programmi complessi, come quelli proposti dal progetto “Des Alpes au Sahel”, che si caratterizzano per un’originale integrazione tra interventi centrati sull’“Educazione alla solidarietà internazionale” e azioni volte allo “Sviluppo Sostenibile” (A. Nikolopoulou et al., 2010; G. Storrs, 2010). Tra le difficoltà più evidenti emerge: la definizione dell’oggetto da valutare (quali finalità? Processi di pianificazione o esiti? Quali esiti? Quali aspetti prendere in considerazione? A breve o a lungo termine? Solo sui destinatari diretti o anche su quelli indiretti?), l’individuazione di chi può e/o deve valutare. Si illustrano inoltre i vantaggi della valutazione, un possibile impianto valutativo e alcuni esempi di strategie valutative e strumenti per ciascuno degli aspetti fondamentali coinvolti nella trasformazione che dovrebbe seguire alla realizzazione di un progetto di educazione allo sviluppo e alla solidarietà internazionale: conoscenze e comprensione, valori e atteggiamenti, capacità di giudizio, empatia, acquisizione di strategie per far fronte ai problemi).
2011
éduquer au développement durable et à la solidarité internationale. Leçons d’expériences du projet
COP-RESACOOP-Regione Piemonte - Rhône-Alpes
75
78
Coggi C.; Ricchiardi P.
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