La riuscita scolastica resta uno dei traguardi da garantire a gruppi ampi di studenti non solo nei Paesi in via di sviluppo o emergenti, ma anche nei Paesi occidentali, dove l’immigrazione e la recessione economica mettono a rischio intere fasce di minori in età scolastica. Allo scopo di sostenere il diritto degli alunni in difficoltà nei diversi contesti, è stato elaborato e sperimentato il Progetto Fenix, un intervento di potenziamento cognitivo e motivazionale dei soggetti a rischio, che viene illustrato nel presente contributo in lingua inglese. La denominazione del progetto richiama la leggenda dell’Araba Fenice, uccello mitologico che risorge dalle proprie ceneri. Analogamente il Fenix si propone di offrire un’opportunità di pieno sviluppo ai bambini che hanno avuto di meno, attraverso un intervento significativo di empowerment. La proposta si basa su un’analisi attenta della letteratura internazionale relativa ai fattori di rischio che caratterizzano gli ambienti deprivati e agli effetti che questi hanno sulla crescita psicofisica dei piccoli (Miller, Kiernan, Mathers e Klein-Gitelman, 1995; Miller e Hendrie, 2000; Kreppner, O’Connor e Rutter, 2001; De Bellis, 2005; Durbrow, Schaefer e Jimerson, 2000). Nel contributo vengono analizzati in particolare i modelli di potenziamento della resilienza scolastica per mettere a fuoco un approccio di educazione cognitiva e motivazionale adatto a soddisfare i bisogni specifici dei bambini deprivati (Garmezy, 1971; Tiêt e Huizinga, 2002; Edward e Warelow, 2005; Ungar, Dumond e Mcdonald, 2005). La proposta risulta dunque complessa nella sua articolazione. Vengono sintetizzati inoltre, i principi guida del Fenix, gli aspetti metodologico-didattici e gli esiti delle prime sperimentazioni, attuate in due ambienti molto differenti: il Brasile e l’Italia (2008-09). Il progetto è stato infatti avviato e implementato, in una prima fase, con i bambini brasiliani di un bairro povero alla periferia di Salvador de Bahia (n=61) e sperimentato ulteriormente con gli alunni in stato di difficoltà del Piemonte, italiani ed emigrati (n=55). La scelta dei due contesti deriva dal fatto che il progetto si propone di sostenere i diritti all’apprendimento di coloro che vivono nei luoghi più poveri del mondo, dei bambini svantaggiati del nostro Paese e degli alunni che giungono in Italia, sradicati dai Paesi più poveri, venendo a costituire nuclei di disagio insieme alle fasce di povertà autoctone.

Developing the educational resilience of children in difficulty: the Phoenix Project

COGGI, Cristina;RICCHIARDI, Paola
2009-01-01

Abstract

La riuscita scolastica resta uno dei traguardi da garantire a gruppi ampi di studenti non solo nei Paesi in via di sviluppo o emergenti, ma anche nei Paesi occidentali, dove l’immigrazione e la recessione economica mettono a rischio intere fasce di minori in età scolastica. Allo scopo di sostenere il diritto degli alunni in difficoltà nei diversi contesti, è stato elaborato e sperimentato il Progetto Fenix, un intervento di potenziamento cognitivo e motivazionale dei soggetti a rischio, che viene illustrato nel presente contributo in lingua inglese. La denominazione del progetto richiama la leggenda dell’Araba Fenice, uccello mitologico che risorge dalle proprie ceneri. Analogamente il Fenix si propone di offrire un’opportunità di pieno sviluppo ai bambini che hanno avuto di meno, attraverso un intervento significativo di empowerment. La proposta si basa su un’analisi attenta della letteratura internazionale relativa ai fattori di rischio che caratterizzano gli ambienti deprivati e agli effetti che questi hanno sulla crescita psicofisica dei piccoli (Miller, Kiernan, Mathers e Klein-Gitelman, 1995; Miller e Hendrie, 2000; Kreppner, O’Connor e Rutter, 2001; De Bellis, 2005; Durbrow, Schaefer e Jimerson, 2000). Nel contributo vengono analizzati in particolare i modelli di potenziamento della resilienza scolastica per mettere a fuoco un approccio di educazione cognitiva e motivazionale adatto a soddisfare i bisogni specifici dei bambini deprivati (Garmezy, 1971; Tiêt e Huizinga, 2002; Edward e Warelow, 2005; Ungar, Dumond e Mcdonald, 2005). La proposta risulta dunque complessa nella sua articolazione. Vengono sintetizzati inoltre, i principi guida del Fenix, gli aspetti metodologico-didattici e gli esiti delle prime sperimentazioni, attuate in due ambienti molto differenti: il Brasile e l’Italia (2008-09). Il progetto è stato infatti avviato e implementato, in una prima fase, con i bambini brasiliani di un bairro povero alla periferia di Salvador de Bahia (n=61) e sperimentato ulteriormente con gli alunni in stato di difficoltà del Piemonte, italiani ed emigrati (n=55). La scelta dei due contesti deriva dal fatto che il progetto si propone di sostenere i diritti all’apprendimento di coloro che vivono nei luoghi più poveri del mondo, dei bambini svantaggiati del nostro Paese e degli alunni che giungono in Italia, sradicati dai Paesi più poveri, venendo a costituire nuclei di disagio insieme alle fasce di povertà autoctone.
2009
Il Progetto Fenix. Presentazione multilingue.
Franco Angeli
51
67
9788856816006
Cristina Coggi; Paola Ricchiardi
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