Scopo del lavoro è stato: (1) monitorare il comportamento di asine, in condizioni basali e dopo somministrazione di stimoli esterni che si presentano durante le Attività Assistite con gli Animali (AAA) e le Terapie Assistite con gli Animali (TAA); (2) valutare il benessere degli stessi soggetti attraverso la determinazione delle concentrazioni di cortisolo fecale; (3) creare un protocollo operativo ripetibile, utile all’identificazione e scelta di soggetti da coinvolgere nelle attività specifiche. È stato osservato il comportamento di 10 asine divise in tre gruppi per taglia e fascia di età (A - piccola taglia, 5-9 anni; B - piccola taglia 1,5-3 anni e C - grande taglia 4-15 anni) in condizioni basali e dopo somministrazione di stimoli esterni. Sono stati valutati: avvicinamento, con attribuzione di un punteggio crescente da 1 a 5 in base al tempo trascorso tra somministrazione e risposta (1 per tempi di avvicinamento inferiori a 10” e 5 maggiori di 60”) e con valore 0 per il mancato avvicinamento; esplorazione, blocco, attacco e fuga indicando con si/no il verificarsi o meno per ciascun stimolo. I risultati sono stati espressi come frequenza percentuale. La correlazione tra il lavoro ed il benessere animale, è stata determinata attraverso la concentrazione di cortisolo fecale prima di ogni stimolo e per i successivi sette giorni mediante l’utilizzo di un kit radioimmunologico validato per il cavallo (scelto per affinità di famiglia e genere), in quanto non sono reperibili in letteratura lavori che validano l’interpretazione del kit nell’asino. L’analisi comportamentale ha evidenziato risposte significative per la scelta dei soggetti più idonei. Le differenze di concentrazione del cortisolo fecale nei soggetti a riposo rispetto a quelli sottoposti a stimolo sono risultate statisticamente significative. Obiettivo futuro è la messa a punto, dopo attenta valutazione dei soggetti, di un protocollo validato per una scelta mirata per specifiche caratteristiche e predisposizioni, garantendo agli animali uno stato di benessere che permetta ad essi di divenire co-terapeuti nell’ambito delle diverse tipologie di progetto. Tali programmi prevedono la presenza su campo del binomio animale-conduttore, affiancato da un esperto nell’ambito del benessere animale (Animal Welfare Operator-AWO) laureato in Tutela e Benessere Animale; mentre il medico veterinario clinico comportamentalista insieme a psicologi, psicoterapeuti e fisiatri si occupano rispettivamente della scelta dei soggetti da impiegare in tali attività e delle migliori strategie terapeutiche relative agli utenti.
Monitoraggio del comportamento e del benessere di asine in Attività e Terapie Assistite con gli Animali (TAA/AAA) simulate
MACCHI, Elisabetta;PONZIO, Patrizia
2012-01-01
Abstract
Scopo del lavoro è stato: (1) monitorare il comportamento di asine, in condizioni basali e dopo somministrazione di stimoli esterni che si presentano durante le Attività Assistite con gli Animali (AAA) e le Terapie Assistite con gli Animali (TAA); (2) valutare il benessere degli stessi soggetti attraverso la determinazione delle concentrazioni di cortisolo fecale; (3) creare un protocollo operativo ripetibile, utile all’identificazione e scelta di soggetti da coinvolgere nelle attività specifiche. È stato osservato il comportamento di 10 asine divise in tre gruppi per taglia e fascia di età (A - piccola taglia, 5-9 anni; B - piccola taglia 1,5-3 anni e C - grande taglia 4-15 anni) in condizioni basali e dopo somministrazione di stimoli esterni. Sono stati valutati: avvicinamento, con attribuzione di un punteggio crescente da 1 a 5 in base al tempo trascorso tra somministrazione e risposta (1 per tempi di avvicinamento inferiori a 10” e 5 maggiori di 60”) e con valore 0 per il mancato avvicinamento; esplorazione, blocco, attacco e fuga indicando con si/no il verificarsi o meno per ciascun stimolo. I risultati sono stati espressi come frequenza percentuale. La correlazione tra il lavoro ed il benessere animale, è stata determinata attraverso la concentrazione di cortisolo fecale prima di ogni stimolo e per i successivi sette giorni mediante l’utilizzo di un kit radioimmunologico validato per il cavallo (scelto per affinità di famiglia e genere), in quanto non sono reperibili in letteratura lavori che validano l’interpretazione del kit nell’asino. L’analisi comportamentale ha evidenziato risposte significative per la scelta dei soggetti più idonei. Le differenze di concentrazione del cortisolo fecale nei soggetti a riposo rispetto a quelli sottoposti a stimolo sono risultate statisticamente significative. Obiettivo futuro è la messa a punto, dopo attenta valutazione dei soggetti, di un protocollo validato per una scelta mirata per specifiche caratteristiche e predisposizioni, garantendo agli animali uno stato di benessere che permetta ad essi di divenire co-terapeuti nell’ambito delle diverse tipologie di progetto. Tali programmi prevedono la presenza su campo del binomio animale-conduttore, affiancato da un esperto nell’ambito del benessere animale (Animal Welfare Operator-AWO) laureato in Tutela e Benessere Animale; mentre il medico veterinario clinico comportamentalista insieme a psicologi, psicoterapeuti e fisiatri si occupano rispettivamente della scelta dei soggetti da impiegare in tali attività e delle migliori strategie terapeutiche relative agli utenti.File | Dimensione | Formato | |
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