La via della salute non è meno problematica di quella della salvezza, quando l’una e l’altra sono legate al duplice mito di una “restitutio ad integrum”, o originaria o futura, e all’esercizio di una volontà e di una tecnica gravide di retroterra nichilistici. Presa dentro la morsa vita-morte, la guarigione corre un crinale pericoloso. Per inseguire il nemico – la morte – essa può scivolare dall’altezza di una salvaguardia virtualmente onnipotente verso pratiche impotenti di copertura e differimento. Per pensare e coltivare la guarigione occorre guardare il negativo, prima ancora che guardarsi dal negativo. E confrontarsi vis-a-vis con la molteplicità esperienziale della sofferenza, con l’ambivalenza di ogni sapere della cura, con la complessità culturale e sociale della malattia
La guarigione
BENEDUCE, Roberto;
1999-01-01
Abstract
La via della salute non è meno problematica di quella della salvezza, quando l’una e l’altra sono legate al duplice mito di una “restitutio ad integrum”, o originaria o futura, e all’esercizio di una volontà e di una tecnica gravide di retroterra nichilistici. Presa dentro la morsa vita-morte, la guarigione corre un crinale pericoloso. Per inseguire il nemico – la morte – essa può scivolare dall’altezza di una salvaguardia virtualmente onnipotente verso pratiche impotenti di copertura e differimento. Per pensare e coltivare la guarigione occorre guardare il negativo, prima ancora che guardarsi dal negativo. E confrontarsi vis-a-vis con la molteplicità esperienziale della sofferenza, con l’ambivalenza di ogni sapere della cura, con la complessità culturale e sociale della malattiaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.