Nella regione africana dei Grandi laghi, oggi divisa tra la Repubblica Democratica del Congo, l’Uganda, il Rwanda, il Burundi e la Tanzania, si è sviluppata nel corso degli ultimi cinque secoli una tradizione religiosa unitaria, che pur presentando alcune differenze locali è condivisa dalla maggior parte dei gruppi che popolano l’area. Cuore di questa religione è la possessione spiritica denominata kubandwa in tutte le lingue interlacustri, che viene praticata da uomini e donne divenuti medium dopo aver attraversato un complesso rituale iniziatico. Durante le consultazioni, i medium in trance vengono posseduti da spiriti di eroi, eroine e sovrani scomparsi, da cui traggono poteri divinatori e taumaturgici. In questo modo, i personaggi del mito e della storia rivivono nel culto, sorta di “dramma sacro” che si avvale di procedimenti di tipo teatrale e mimetico per riattualizzare la memoria del passato e dei defunti di cui esso è popolato.
Kubandwa. La possessione spiritica nell'Africa dei Grandi Laghi (nuova edizione riveduta e corretta)
PENNACINI, Cecilia
2012-01-01
Abstract
Nella regione africana dei Grandi laghi, oggi divisa tra la Repubblica Democratica del Congo, l’Uganda, il Rwanda, il Burundi e la Tanzania, si è sviluppata nel corso degli ultimi cinque secoli una tradizione religiosa unitaria, che pur presentando alcune differenze locali è condivisa dalla maggior parte dei gruppi che popolano l’area. Cuore di questa religione è la possessione spiritica denominata kubandwa in tutte le lingue interlacustri, che viene praticata da uomini e donne divenuti medium dopo aver attraversato un complesso rituale iniziatico. Durante le consultazioni, i medium in trance vengono posseduti da spiriti di eroi, eroine e sovrani scomparsi, da cui traggono poteri divinatori e taumaturgici. In questo modo, i personaggi del mito e della storia rivivono nel culto, sorta di “dramma sacro” che si avvale di procedimenti di tipo teatrale e mimetico per riattualizzare la memoria del passato e dei defunti di cui esso è popolato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.