Introduzione storica al catalogo della sezione musicale della biblioteca nata dalla passione bibliofila di di Santorre di Santarosa (1783-1825). Depositata presso la Biblioteca Civica di Savigliano (CN) ma proprietà della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, la Biblioteca Santa Rosa include, accanto alla tipica produzione ottocentesca destinata ai salotti, un gruppo di rari e importanti manoscritti relativi a opere rappresentate al Teatro Regio e al Teatro Carignano di Torino negli anni Sessanta del Settecento ("Artaserse" di J.C. Bach ed "Enea nel Lazio" di Traetta, rappresentate in "prima" assoluta al Regio nel 1760; Galuppi, "Il filosofo di campagna" e "Le nozze"; Traetta, "Buovo d'Antona"; Fischietti, "La fiera di Sinigaglia" e "Il signor dottore"; Gassmann, "Gli uccellatori") e composizioni sacre di Rispoli, De Majo, Cafaro, Insanguine, Jommelli ecc. che è stato possibile ricondurre alla figura di Roberto Berthout de Malines (1714-1783), direttore della musica della Società dei Cavalieri che gestiva i teatri torinesi per conto dei sovrani sabaudi (1759-60) la cui biblioteca confluì per via ereditaria in quella dei Santa Rosa
[Introduzione:] La Biblioteca Santa Rosa - Le opere musicali della Biblioteca Santa Rosa - La musica ereditata dai Malines - Il catalogo
COLTURATO, Annarita
1993-01-01
Abstract
Introduzione storica al catalogo della sezione musicale della biblioteca nata dalla passione bibliofila di di Santorre di Santarosa (1783-1825). Depositata presso la Biblioteca Civica di Savigliano (CN) ma proprietà della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, la Biblioteca Santa Rosa include, accanto alla tipica produzione ottocentesca destinata ai salotti, un gruppo di rari e importanti manoscritti relativi a opere rappresentate al Teatro Regio e al Teatro Carignano di Torino negli anni Sessanta del Settecento ("Artaserse" di J.C. Bach ed "Enea nel Lazio" di Traetta, rappresentate in "prima" assoluta al Regio nel 1760; Galuppi, "Il filosofo di campagna" e "Le nozze"; Traetta, "Buovo d'Antona"; Fischietti, "La fiera di Sinigaglia" e "Il signor dottore"; Gassmann, "Gli uccellatori") e composizioni sacre di Rispoli, De Majo, Cafaro, Insanguine, Jommelli ecc. che è stato possibile ricondurre alla figura di Roberto Berthout de Malines (1714-1783), direttore della musica della Società dei Cavalieri che gestiva i teatri torinesi per conto dei sovrani sabaudi (1759-60) la cui biblioteca confluì per via ereditaria in quella dei Santa RosaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.