Non sono molti, in Italia e altrove, i teatri la cui storia sia stata indagata tanto a fondo come quella del Teatro Regio di Torino. Salvo rare eccezioni, tuttavia, specie per quanto riguarda il XVIII secolo l’attenzione è stata per lo più catturata dai drammi per musica rappresentati nelle stagioni di carnevale. Gli spettacoli ‘fuori stagione’, che si allestivano in occasione del matrimonio dei membri della casa reale o in concomitanza con la visita di personaggi illustri, non hanno sollecitato altrettanto interesse: eppure lo spettacolo celebrativo, luogo di liturgia politica e strumento di consenso e propaganda per eccellenza, costituisce un terreno quanto mai fecondo per chi intenda studiare la politica curiale e le sue pratiche rituali; dal punto di vista musicale, poi, alcuni dei generi ad esso più strettamente connessi e funzionali (feste teatrali, azioni teatrali, serenate) offrono non pochi spunti d’indagine, per i riflessi che il contesto celebrativo ebbe sulla scelta e la ricorrenza dei soggetti, sulla struttura e sull’assetto drammatico, sulle parentele con forme e generi preesistenti e coevi, sulle modalità dell’intonazione, sulle opzioni e sui vincoli in termini di organici vocali e orchestrali, apparati scenografici, inserti coreutici. Che è quanto si propone di affrontare questo volume in relazione alle feste teatrali del musicista più eminente dell’ultimo trentennio del Settecento sabaudo nonché violinista fra i più celebrati in Europa: Gaetano Pugnani
Mettere in scena la regalità. Le feste teatrali di Gaetano Pugnani al Regio di Torino
COLTURATO, Annarita
2012-01-01
Abstract
Non sono molti, in Italia e altrove, i teatri la cui storia sia stata indagata tanto a fondo come quella del Teatro Regio di Torino. Salvo rare eccezioni, tuttavia, specie per quanto riguarda il XVIII secolo l’attenzione è stata per lo più catturata dai drammi per musica rappresentati nelle stagioni di carnevale. Gli spettacoli ‘fuori stagione’, che si allestivano in occasione del matrimonio dei membri della casa reale o in concomitanza con la visita di personaggi illustri, non hanno sollecitato altrettanto interesse: eppure lo spettacolo celebrativo, luogo di liturgia politica e strumento di consenso e propaganda per eccellenza, costituisce un terreno quanto mai fecondo per chi intenda studiare la politica curiale e le sue pratiche rituali; dal punto di vista musicale, poi, alcuni dei generi ad esso più strettamente connessi e funzionali (feste teatrali, azioni teatrali, serenate) offrono non pochi spunti d’indagine, per i riflessi che il contesto celebrativo ebbe sulla scelta e la ricorrenza dei soggetti, sulla struttura e sull’assetto drammatico, sulle parentele con forme e generi preesistenti e coevi, sulle modalità dell’intonazione, sulle opzioni e sui vincoli in termini di organici vocali e orchestrali, apparati scenografici, inserti coreutici. Che è quanto si propone di affrontare questo volume in relazione alle feste teatrali del musicista più eminente dell’ultimo trentennio del Settecento sabaudo nonché violinista fra i più celebrati in Europa: Gaetano PugnaniI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.