Commento agli artt. 141 e 143, Scioglimento e sospensione dei consigli comunali e provinciali - Scioglimento dei consigli comunali e provinciali conseguente a fenomeni di infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso

Si analizzano le norme sullo scioglimento dei consigli comunali e provinciali di cui al Testo unico sull’ordinamento delle autonomie locali. Le ipotesi ordinarie di scioglimento conseguono al compimento di atti contrari alla Costituzione, gravi e persistenti violazioni di legge o gravi motivi di ordine pubblico, all’impossibilità di normale funzionamento di organi e servizi, alla mancata approvazione del bilancio nei termini e alla mancata adozione del piano regolatore (art. 141 Tuel). Particolare attenzione è dedicata alle modalità di presentazione delle dimissioni da parte dei consiglieri e ai contrasti giurisprudenziali sul requisito di contestualità delle stesse ai fini dello scioglimento. L’ipotesi di scioglimento per infiltrazioni di tipo mafioso (art. 143 Tuel) si configura come “sostanziale specificazione” dello scioglimento per gravi motivi di ordine pubblico, caratterizzandosi come misura di tipo preventivo-cautelare adottata in presenza di un quadro complessivo di elementi che possa ragionevolmente giustificare l’ipotesi di collegamenti con la criminalità organizzata.